Page 383 - Lezioni di Mitologia;
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       ancor giudice Paride. Venere le rispose:     Temera-
       ria, tu disprezzi armata me che quando ti vinsi ero
       nuda? — Venere fu cognominata ancora Morfo dagli
       Spartani, ed il simulacro  di lei era sedente col capo
       coperto, e coi piedi incatenati. Ericina dissero pure
       la diva gli antichi  scrittori da Erice monte della
       Sicilia, sopra  il quale Enea edificò un tempio alla
       madre. Cognominata fu pure Arginnide da Arginno
       fanciullo amato dal re Agamennone, che nuotando
       nel fiume Cefiso vi perì  ; onde dal  re, in memoria
       dell' infelice amore, fu eretto un tempio alla dea col-
       r indicato cognome.
          Aggiungo    alla  serie  di  questi cognomi  tre de-
        scrizioni di statue di Venere del Visconti, dalle quali
       quante cognizioni per ritrarre questa divinità potete
       dedurre  !
          « Molte statue femminili tutte simili alla nostra,
       e nella  sottil tunica discinta,  stretta  alla persona
       e in pieghe   artificiose compresse,  e nella sinistra
       in gentile atto sollevata a raccorre la sopravvesta
       ondeggiante,    si conoscono  in  varie collezioni, ed
       ora  il nome e le sembianze di Muse, ora di ninfe,
       ora  di altre divinità hanno sortito dal capriccio dei
       ristauratori e degli antiquarii. Pure le medaglie di
        Sabina Augusta e di altre imperatrici ne mostrano
       la figura medesima nella stessa attitudine, e preci-
        samente nell'abito stesso, col nome di Venere Ge-
        nitrice: onde potersi accertare con buon fondamento
        qual fosse  il vero soggetto delle accennate sculture.
          » Le statue di Venere non ignudo non sono state
        abbastanza osservate e distinte dagli eruditi. Questa
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