Page 387 - Lezioni di Mitologia;
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del mare, onde fu detta Afrodite. Era perciò vene-
rata sui lidi, ed eran sacri a lei i porti e i pro-
montori!: come consta fra gli altri del Circeo da
una iscrizione vetustissima scolpita sul vivo sasso,
da quella parte appunto ov'è stata scoperta una
cava di nobilissimo alabastro. La presente statua
di Venere era già in Vaticano, collocata probabil-
mente da Giulio II insieme col Laocoonte e l'Apollo,
nel cortile detto perciò delle statue, allora giardino
di agrumi.
VENERE VINCITRICE.
» Dagli scavi d'Otricoli vide ancor la luce questa
graziosa figura, così però mal concia, che difficil-
mente facea congetturare il soggetto. Due osserva-
zioni mi persuadevano a crederla una Venere col-
l'armi, quale ha talvolta nelle medaglie imperiali
il titolo di Vincitrice. La prima era che la pre-
sente statua avea la tunica dal petto con lasciva
negligenza cadente, foggia usata dagli antichi bene
spesso nelle figure di Venere vestita, e particolar-
mente in quella di Venere Vincitrice coli' armi, al
rovescio delle monete di Giulio Cesare. La seconda
riguardava quel frammento di pilastro o di colon-
netta, su cui ora tien posato un elmo che suole
accompagnare parecchie di siffatte immagini di Ve^r
nere, e nelle gemme e nelle medaglie non ad altro
effetto che a sostenere alcun pezzo d'armatura di
quelli che Venere ostenta. Fu dunque ristaurata su
questa idea, e le fu aggiunta la palma allusiva al