Page 726 - Lezioni di Mitologia;
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» L'analogia di teste sicuramente bacchiche, colle
chiome nella stessa guisa disposte che quelle che
rimanevano attaccate al torso del simulacro, com-
pisce la dimostrazione : una testa, fra le altre, me-
rita esser particolarmente rammentata: è quella
che si ammira nella Galleria di Firenze sul corpo
di un Bacco appoggiato ad un Fauno. La testa,
benché propria del soggetto , non apparteneva a
quel gruppo, come lo indica il differente lavoro dei
capelli che pendono dal capo, e di quelli rimasti
congiunti alle spalle. Presentato il gesso della testa
sul gesso del nostro torso corrispondono cosi bene
lo stile , gì' incisi delle treccie , le proporzioni , e
quasi le commissure , che pare indubitato esser
stata quella, o simile, la testa antica della nostra
statua. Or quella testa è certamente di Bacco
come la corona di pampini, e la fascia che stringe
la fronte, lo provano. Ma un' altra prova non meno
certa del soggetto di questa statua è quello appunto
dove si fonda la contraria opinione, cioè il carat-
tere feminile di tutti i contorni, e particolarmente
la situazione, il rilievo, e la rotondità dei fianchi.
Non vi ha nulla di più proprio di Bacco: o pro-
venisse ciò dall'uso e dal capriccio degli scultori,
che in tal foggia abbiano voluto rappresentare il
dio dei piaceri e della mollezza, il compagno di
Venere e delle ninfe, o da dogmi di un'antica teo-
logia rediviva nei tempi che precedettero la caduta
del culto pagano, o da un genio di moralizzare ,
che fosse dai poeti passato agli artefici, giacché
tutte e tre le opinioni han fondamento sulle gre-