Page 791 - Lezioni di Mitologia;
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             Delle mie grida ripetendo    il suono,
              Sola piangeva  il tuo misero padre.
             Non più togliendo dall'ombrosa selva
             La verga pastoral verrai nei prati
             Fioriti,   figlia,  il tuo gregge pascendo
             Col tuo consorte. Sian vedove l'acque,
             Sterile Torto, e più la vite aborri,
             Cagion di morte al genitore, e piangi. —

             Sì dicendo fuggì   l' immago alata
             Del sonno lacrimato. Erigon sveglia
             Il suo dolore:  le rosate guance
             Lacera, strappa dalla lunga chioma
             L'imprigionata vite, e ver la pietra
             Menando    i bovi,  la querula voce
             In questi accenti scioglie:     care rupi.
             Dove   s' asconde  il mio padre mi dite  ;
             Narrate a me del genitor la morte
                noti tori: chi l'uccise! e dove,
             Dove, mio dolce padre, a me      sei morto?

             Forse sta tra  i  cultori, e ad essi insegna
             1 nuovi rami della bella vite
             Porre nei campi, o col bifolco a mensa
             Cura  il ritiene del comune armento?
             Ditelo a me che piango:     io  soffrir posso
             Finch' ei non giunge   : se pur vive  il mio
             Genitore, con lui voglio dell'orto
             Irrigar ritornando  i primi  fiori,
             Ma s'egli è morto, e più    viti non pianta.
             Io morir voglio al par di   lui. — Sì disse,
             E sopra   il dorso del vicino bosco
             Corse veloce ricercando l'orme
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