Page 786 - Lezioni di Mitologia;
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antro , ove si spoglia della figura di serpente , e
prende quella di gufo, aspettando che Giunone le
annunzi il sonno di Giove, secondo gli avvertimenti
a lei dati dalla diva.
Iride va a trovar Morfeo, e nelle sembianze della
Notte lo persuade a vincere colla sua quiete gli
occhi del re degli Dei , onde servire al furore di
Giunone. Lo dio del Sonno obbedisce, ed Iride va
nell'Olimpo a render conto della sua imbasciata a
Giunone, che prepara altri artifizi per sedurre Gio-
ve. Va a trovar Venere sul Libano per chiederle
il suo cinto: questa vedendola afflitta ne domanda
la ragione : Giunone le espone i suoi timori sulle
conseguenze dell'afi'etto che Giove ha per Semole
e per Bacco , al quala dà sede nell' Olimpo. Ella
teme che non giunga a piantare nell'Olimpo la vi-
gna e sostituisca questo liquore al nettare delizioso.
Prevede i disordini, che l'ubriachezza porterà fra
gli Dei, e l'esiglio al quale sarà condannata.
Datemi, Giunone dice, questo cinto potente, onde
io prevenga questi mali, risvegli l'amore di Giove
per me, e possa aiutar gl'Indiani, mentre il re de-
gl'Immortali è dal sonno dell'amore domato.
Venere aderisce alle dimando di Giunone , che
tosto dirige il suo volo verso l'Olimpo, ove ella
nuovi ornamenti aggiunge alla sua bellezza. Quindi
s'avvicina a Giove , che dell'antica fiamma i segni
risente. Il suo amore si accresce per le carezze in-
sidiose della sua sposa, alla quale confessa il suo
violento afietto per lei. Mentre che gustano il pia-
cere pei desiderati abbracciamenti , e quindi dal