Page 781 - Lezioni di Mitologia;
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agili, obbedienti al freno, e nitriscono in modo sì
benigno, che la vittoria promette.
Considerate Enomao rovesciato, fiero ed orribile,
e simigliante a Diomede di Tracia, che il suo de-
striero pasceva di sangue.
Riconoscerete alla bellezza Pelope, che giovine
ministrava il vino agli Dei sul monte Sipilo, onde
Nettuno talmente s' invaghì di lui che gli fé' dono
di questo cocchio, col quale potrebbe traversare il
mare come la terra.
Pelope dunque ed Ippodamia hanno guadagnato
il premio del corso : stanno ambedue assisi sul coc-
chio, e sono trasportati da un ardente desiderio di
abbracciarsi. Pelope è vestito molto delicatamente
secondo il costume lidio. Ippodamia è in abito nu-
ziale, ma colla faccia scoperta, onde nulla le con-
trasti la vista del marito.
Il fiume Alfeo si alza dalle sue acque profonde
onde presentare una corona di ulivo selvaggio al
vincitore che passa lungo le sue rive. Quelli che
cercavano le nozze d'Ippodamia sono sepolti nei
monumenti che vedete, e sono nel numero di tre-
dici: la terra ha prodotti dei fiori intorno ai loro
sepolcri, onde sembra che si rallegrino della vit-
toria ottenuta sul loro crudele nemico. —
EVADNE.
— Il rogo acceso animali scannati
, gli all' in-
torno, e questo corpo morto in mezzo alle fiamme,
più grande dell'ordinario, questa donna che si getta
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