Page 784 - Lezioni di Mitologia;
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                 Giunone avvertita della disfatta degrindiani viene
              per  rianimare  il coraggio  e  il  furore  di  Deriade
              loro capo, che unisce   le sue truppe, e con nuovo
              impeto rinnova la battaglia.    Morreo rompe    la  li-
              nea dei Satiri  , Imeneo favorito di Bacco    sostiene
              l'urto dell'esercito, animato dall'esortazione   dello
              dio, che investe con nuovo vigore     i nemici. Mela-
              neo,    il nero abile arciero, vuol ferire Bacco, ma
              il dardo colpisce Imeneo nella    coscia. Bacco   n' è
              vivamente   afflitto,  e ha gran cura di sanare  il suo
              favorito.  Incontanente  il  giovine Imeneo   guarito
              saetta Melaneo, e non lascia più Bacco.
                Vi è pur la descrizione    della zuffa eccitata  fra
              Aristeo  ,  i Càbiri  figli di Vulcano , e le Baccanti.
              Calice pugna al fianco del Nume. Bacco provoca
              Deriade; la notte sopravveniente separa     i combat-
              tenti.
                Marte   dorme  , e la sua   quiete è da un    sogno
              agitata. Si alza quando   1' aurora appena comincia
              a dar luce  dalla cima   dei  monti.  Il  terrore  e la
              paura preparano   il suo carro; vola a Pafo, a Len-
              no, e quindi  al cielo ritorna.
                Bacco profitta dell'assenza di Marte per assalire
              gl'Indiani, e per far guerra al popolo nero. Aristeo
              combatte all'ala sinistra. Morreo manifesta la sua
              meraviglia  perchè  i  soldati  di Bacco  armati   del
              solo tirso battono   gì' Indiani. Deriade lo riprende
              vivamente, e n'accusa la vile paura. Morreo      feri-
              sce Eurimedonte   ,  al di  cui soccorso  vola Alcone
              suo fratello. Eurimedonte invoca Vulcano loro pa-
              dre, che copre Morreo colle sue fiamme. Ma l'I-
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