Page 784 - Lezioni di Mitologia;
P. 784
772
Giunone avvertita della disfatta degrindiani viene
per rianimare il coraggio e il furore di Deriade
loro capo, che unisce le sue truppe, e con nuovo
impeto rinnova la battaglia. Morreo rompe la li-
nea dei Satiri , Imeneo favorito di Bacco sostiene
l'urto dell'esercito, animato dall'esortazione dello
dio, che investe con nuovo vigore i nemici. Mela-
neo, il nero abile arciero, vuol ferire Bacco, ma
il dardo colpisce Imeneo nella coscia. Bacco n' è
vivamente afflitto, e ha gran cura di sanare il suo
favorito. Incontanente il giovine Imeneo guarito
saetta Melaneo, e non lascia più Bacco.
Vi è pur la descrizione della zuffa eccitata fra
Aristeo , i Càbiri figli di Vulcano , e le Baccanti.
Calice pugna al fianco del Nume. Bacco provoca
Deriade; la notte sopravveniente separa i combat-
tenti.
Marte dorme , e la sua quiete è da un sogno
agitata. Si alza quando 1' aurora appena comincia
a dar luce dalla cima dei monti. Il terrore e la
paura preparano il suo carro; vola a Pafo, a Len-
no, e quindi al cielo ritorna.
Bacco profitta dell'assenza di Marte per assalire
gl'Indiani, e per far guerra al popolo nero. Aristeo
combatte all'ala sinistra. Morreo manifesta la sua
meraviglia perchè i soldati di Bacco armati del
solo tirso battono gì' Indiani. Deriade lo riprende
vivamente, e n'accusa la vile paura. Morreo feri-
sce Eurimedonte , al di cui soccorso vola Alcone
suo fratello. Eurimedonte invoca Vulcano loro pa-
dre, che copre Morreo colle sue fiamme. Ma l'I-

