Page 785 - Lezioni di Mitologia;
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daspe padre di Deriade T estingue: uccide Flogio
,
ed insulta alla sua disfatta. Il famoso Tettafo che
la sua figlia avea nutrito col proprio latte nella
prigione, armato della sua terribile spada sconvolge
l'armata dei Satiri, e perisce sotto i colpi di Eu-
rimedonte.
Qui il poeta descrive il dolore di Meroe sua fi-
glia , numera le altre vittime di Morreo , Alcima-
chia ed altre Menadi, che hanno i nomi coU'Iadi
comune.
Giunone sostiene Deriade , e terribile lo rende
agli occhi di Bacco che prende la fuga: Minerva
lo richiama al combattimento, e gii rimprovera la
sue codardia. Lo dio riprende coraggio, ritorna al-
l'assalto, fa strage di gran quantità d'Indiani, e fe-
risce Melanione il nero, che nascoso sopra un al-
bero avea molti uccisi.
Ma Giunone sempre costante nel suo odio contro
Bacco cerca nuovi mezzi di nuocergli. Discende
all' Inferno per trovarvi Proserpina , onde prenda
parte alla sua vendetta, e sollevi le furie contro
Bacco. Proserpina persuasa acconsente alla sua
domanda, e le concede Megera. Giunone parte con
lei, fa tre passi, e al quarto arriva sulle sponde
del Gange. Quivi mostra alla Furia mucchi di morti,
reliquie infelici dell' armata indiana. La tremenda
s'irrita delle fortune di Bacco più della stessa Giu-
none, che a lei si rivolge con un sorriso disdegnoso
e con insolente discorso ripieno d'ingiurie a Giove
e minacce a Bacco. Compito il suo parlare , s' in-
nalza verso il cielo, mentre la Furia si ritira in un