Page 790 - Lezioni di Mitologia;
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V$:
MORTE DI ERIGONE.
D'Icaro l'alma le sembianze antiche
Prese, ed entrava nella nota casa.
Avea la veste, che l' incerta strage
Dicea, rossa di sangue, e per la polve
Squallida, e aperta dagli alterni ferri;
Ed alla figlia le tremanti palme
Tendendo, disse: Non ravvisi i] padre?
Anelar mira nel canuto petto
Queste ferite. — Mise acuto grido
Erigono: nei suoi sonni di pianto
Desiava abbracciarlo, e le parca
Che contro a lei dalla paterna gola
Escisse il sangue, mentre Icaro grida:
Infelice, ti sveglia, e cerca il padre,
Il padre tuo, che nel furor di Bacco
I barbari villani han colle scuri
Ucciso. figlia, te beata io chiamo:
Tu dell'ucciso genitor sul capo
Cigolar non udisti il crudo ferro,
E non mirare gli occhi tuoi fra queste
Canute chiome rosseggiare il sangue,
Né palpitar sopra la polve il corpo.
Un dio ti tolse questa vista, e gli occhi
Violati non ha strage paterna.
Questa veste rimira: a me d'intorno
S'aggiravano gli ebrii: era fra loro
Gara di crudeltà; gridai: Pastori,
Aita! e non mi udiano. Eco pietosa.