Page 134 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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CAPITOLO  LXXI.
         Discorso sulla natura e sull* oggetto della
                  Tragedia.
           In casa d’ Apollodoro  io avea conosciuto
         uno de’ suoi nipoti  , detto Zopiro , giovane pie-
         no di spirito , ed anelante di consecrare i suoi
         talenti all'arte drammatica. Un giorno egli mi
         venne a visitare , ed incontrò in casa mia Nice-
         foro. Questi era un poeta,  il quale, per esser
         riuscito alcun poco nella commedia, credevasi
         in diritto di preferire l’arte d’Àristofane a quel-
         la d’Eschilo.
           Zopiro mi parlò della sua passione con nuo-
         vo calore. Non vi par cosa strana, diss’egli, che
         ancora non siano state compilate le regole del-
         l’arte drammatica? Abbiamo de' gran modelli,
         ma tutti hanno grandi difetti. Una volta l’in-
         gegno faceva impunemente  i suoi slanci  ; oggi
         vorrebbesi assoggettarlo a regole fisse , che poi
         non si degnano di additarci. -- E qual bisogno
         ne avete voi ? disse Niceforo. In una commedia
         gli avvenimenti che hanno preceduto l’azione ,
         gli accidenti che  l’ intreccio  lo
                   la formano ,  ,


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