Page 130 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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l 3o VIAGGIO D* ANACARSI
La scena continua nella stessa maniera fino
all’arrivo di Teseo, al quale Edipo si affretta
di rivelare il suo secreto.
La rappresentazione dei drammi esige un
gran numero di macchine (i): le une per ope-
rare i voli, la discesa de’ numi, l’apparizione
delle ombre ( 2 ): le altre servono a riprodurre
effetti naturali, come il fumo, la fiamma (3) ed
il tuono, del quale s’imita il fragore, facendo
rotolare da grande altezza un ciotolo in un gran
yaso di brqnzo (4). Altre macchine, movendosi
colle ruote, presentano l’interno d una casa o
d’un padiglione (5). Cosi viene rappresentato
Ajace in mezzo agli animali da lui recentemen-
te immolati al suo furore (6).
superiorme nte , apparisce che la tragedia greca era,
come l opera francese , un mescuglio di poesia , di
musica, di danza e di spettacolo, con due diffe-
renze però: 1. che le parole erano ora cantate ed
»r declamale ; a. che il coro di rado eseguiva le
danze propriamente dette , e che queste erano sem-
pre accompagnate dal canto.
(0 Plut. della gloriq degli Aten. t. 2 , p. 348 .
(2) Poli. I. 4. c 19, § r3o. Buleng. I. i, c. 21, aa.
( 3 ) Euripid. nell’ Oreste v. i 54 a e 1677.
(4 ) Scol. & Aristo/- nelle nubi v. 291.
( 5 ) Aris iof negli Acarn. v. 407. Scol. ivi.
(6) Scol. di Sofocl. nell Ajace e. 344 *
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