Page 128 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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         I 28   VIAGGIO d’aNACARSI
                   Edipo.

                        O figlie, o figlie.
          Or chi sarà che il buon Teseo qui tosto
          Mi riconduca?
                 Antigone.
                    A che il richiami , o padre?
                   Edipo.
          Questo di Giove alato tuono in breve
          Spingerammi all’ Averno. A me deh ! fate
          Che ratto ei venga.
                   Coro.

                    — Ecco di nuovo il cupo
          Fragor tremendo per lo ciel rimbomba
                               .  .
          Sento in fronte le chiome sollevarmisi j
          Il cor si stringe . . , Ecco, di lampi l’aere
          Si accende ancor. Qual fia l’evento? Io tremo.
          Senza grande avventura un tal non s ode
          Orrendo  scoppio. Oh immenso cielo  ! Oh
                              Giove!


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