Page 80 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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ro, di cui si ponevano in vista i vantaggi (1)^
.
Questo secolo fortunato, dicevano gli uni, non
avea bisogno nè di schiavi , nè di operai: i fiumi
conducevano in vece dell’acqua un sugo deli-
zioso e nutritivo: torrenti di vino scendevano
dal cielo in forma di pioggia: Tuonio, assiso
sotto l’ombra d’alberi carichi di frutta, vedeva
gli uccelli arrostiti e conditi volargli intorno
e pregarlo di riceverli in bocca. Un altro dice-
va: tornerà questo tempo, oppure ordinerò al-
le pietanze di cucinarsi da sè stesse; alla botti-
glia di versarmi il vino; al pesce cotto da una
parte di voltarsi dall’altra, e di cospergersi d’o-
lio (2). Siffatte immagini erano dirette a quel-
la classe di cittadini, i quali non potendo godere
le delizie della vita, si consolano col supporre che
non sempre sono state e non sempre saranno a
loro interdette. Cosi pure, per deferenza ai me-
desimi , gli autori più celebri ora davano ai lo-
ro attori abbigliamenti, gesti ed espressioni di-
soneste, ora facevano loro scagliare ingiurie
atroci contro alcuni particolari.
Ycduto abbiamo che taluni, trattando un
soggetto in generale, si astennero da ogni in-
Cralitt. I.
( 1 ) 6. p. 267 . Eupoi. ivi.
( 2 ) Cralino Ferecr. ivi.
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