Page 149 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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STATI SECOND.VRI DELLA GRECIA.  139  .
    generali della Grecia ma le vedremo sostenere una nobile parie
             ;
    negli  ultimi tempi  di  essa, alJorcbé raccoglieranno gli aneliti
    estremi della greca, libertà.
      Ad Argo regnò  1’ Eraclide Temone  ; e poiché  i Dor! da lui
    condotti colonizzarono successivamente Sicione, Cleono, Fliunte,
    Epidanro ed Egina, queste, come pure altre città dell’ Argolide,
    la riguardarono come loro metropoli o come capo della loro con-
    federazione. Verso  il 760 > la raggiunse il colmo della sua poten-  •
    za  , d.a superare d’ussai anche Sparta  ; e ciò fu jx'r opera del re
    Fidone, decimo successore di Temene, re grandemente attivo e
    ambizioso. E’ conquistò la costa orientale della Laconia fino al
    capo Maleo, e  l’isola di  Citerà;  col  diritto che pretendeva
    d’avere come discendente d’Èrcole, fondatore dei giochi olim-
    pici, ne tolse la presidenza  a,irli Elidesi per conferirla agli abi-
    tanti delfa Pisatide  ; forni a suo fratello Curano  i mezzi di fon-
    dare un piccolo regno che fu, corno vedremo a suo luogo,  il nu-
    cleo  della  vasta  monarchia macedonica;  sostituì finalmente
    all’ antica moneta grossolana una moneta nova migliore  , e sta-
    bili un novo sistema di pesi e misure che fu adottato nel Pelo-
    ponneso  , nella Beozia, nella Tessaglia e nella Macedonia, sotto
    il nome di sistema eginese. Que.sto nome  lo prese  , secondo  i
    più, dal luogo dove si coniava Ja moneta ma il Grote ‘ è d’opi-
                     ;
    nione che la'si coniasse ad Argo e non a Egina, e che si chia-
    masse a quel modo jierchè gli Eginesi specialmente contribui-
    rono a farlo cono.scere in grazia della loro grande attività com-
    merciale.' Aggiungeremo qui die in Eubea, ad Atene, e general-
    mente nelle città ioniche, era in uso un sistema molto diverso da
    quello, e chiamato Eubeese.
      Dòpo la morte di Fidone cominciò a  declinare  la gran-
    dezza degli Argivi, che rijiersero a poco a poco  le loro conqui-
    ste , 0 doveron cedere a Sparla la supremazia nel Peloponneso.
    Allora anche le città confederate cominciarono ad allontanarsi da
    Argo, da cui finirono col rendersi affatto indipeiulenti. La mo-
    narchia le rimase per assai tempo, ma puramente di nome, chè
    la sostanza del potere ora tenuta dalla classe superiore, la quale
    si componeva dei discendenti dei Dori conquistatori, serviti (come
    gli Spartani dagli  Iloti) da una classe di schiavi chiamati gim-
    nesi (uomini nudi). Era dunque una repubblica aristocratica  ; e,
       • P. Il  , c. 4.   »
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