Page 147 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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STATI SECONDARI DELLA GRECIA.  . f.37
    Riva da ciò che quando il figliolo del tiranno a cui succedeva, o
    il figliolo del figliolo  (si discendeva raramente più giù)  si ren-  .
    deva degenere dal fondatore della tirannia, e colla sua* condotta
    inaspriva  i governati che allora lo rovesciavano dal potere, era
    generalmente la democrazia la forma di governo che si surrogava
    ..alla tirannia: forma, per  la quale tutti  i cittadini liberi,* senza
    distinzione di fortuna o di nascita, partecipavano alle funzioni
    della sovranità. Ho detto generalmente, perchè quando nel rove-
    sciamento del tiranno ci metteva le mani Sparta (e ciò non av-
    veniva di rado), era ben dilBcile che alla tirannia non fosse sosti-
    tuita l’oligarchia, come volevano gl’interessi di  lei. Ma  la sua
    opera non .aveva ,- per h) più, effetti durevoli, giacché il popolo,
    a breve andare, si metteva in lotta coi nobili  : se vinceva, fon-
    dava la democrazia; se no, faceva a ogni modo che  i nobili non
    potessero governare tranquillamente e tenersi sicuri del loro po-
    tere.  -  .  '  ,
       Dunque,  riepilogando,  le  costituzioni legali della Grecia
    furono  : la monarchia,  1’ oligarchia,  1’ aristocrazia e la democra-
    zia. La tirannia fu costituzione illegale, come quella che si fon-
    dava non sopra un diritto ma sopra un atto d’ usurpazione  ; e si
    noti che si chiamava tirannia, non solo quando era usurpazione
    'd’ una monarchia ma anche  quando  lo era  d’ un’ oligarchia.
    Quindi furon chiamali tiranni anche  i  Trenta  sotto  il  di cui
    governo cadde Atene, come vedremo, dopo la guerra del Pelo-
    ponneso. Si noti inoltre che anche la democrazia aveva la sua
    forma illegale o corrotta. Ciò avveniva quando, invece d’ esser
    governo di tutto il popolo, era governo d’una sola parte di esso,
    della plebaglia  ; quando cioè, per dir la parola greca, di demo-
    crazia degenerava in oclocrazia.
       Queste successive trasformazioni politiche, in più o meno
    tèmpo, con più o meno accidentalità, s’effettuarono, fuori che
    a Sparta, in tutti gl’ innumerevoli e piccolissimi Stati di Grecia.
    Già io abbiamo visto d’ Atene  ; lo vedremo ora, sebbene più im-
    perfettamente, anche negli altri Stati, di cui ci facciamo a rac-
    contare quei pochi fatti interni la memoria dei quali è arrivata
    fino a noi.
       Quanto V Arcadia ha fatto parlare alla poesia, altrettanto
    ha dato poco a dire alla storia. Come ogni altra provincia greca,
    la fu retta anticamente da una serie di re, di cui si dice essere
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