Page 287 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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ORIGINE. DE_LL\ GUERRA DEI, PELOPONNESO.  '  277
     pel commercio e potente v e  si resse, per del tempo, con un go-
     verno aristocratico. Ma questo governo,  la  lo «mutò nel 43C
     in un governo popolare, e cacciò allora  i cittadini più ricchi e
     autorevoli. Gli esiliati se ne vollero vendicare,  e aiutati  dai
     Taulantiani , si dettero a devastare  il territorio della'  città e a
     perseguitar le sue navi. Gli Epidanni chiesero aiuto a Corcira  :
     e questa avendolo rifiutato, e’ pensarono a rivolgersi a Corinto,
     tanto più che la colonia corcirese fondatrice  della  loro  città
     aveva avuto per capo, secondo il costume generale, un Corintio!
     Consultarono anche in proposito 4’ oracolo di Delfo; e avuta la
    V sua approvazione, mandarono a pregare  i Corinti a soccorrerli.
        Corinto r aveva da del tempo coi Corciresi, perchè questi
     non solo avevan rotto ogni legame di soggezione alla loro ma-
     drepatria, ma eran venuti  al punto  di  negarle perfino quegli
     onori e quei riguardi che erano d’uso  nelle  feste e nelle adu-
     nanze solenni. Quindi, non tanto perchè credeva essere un do-
     vere di giustizia  il proteggere Epidanno, quanto per aver un’oc-
     casione di romperla coi Corciresi, esaudì  la sua preghiera e ci
     spedi subito una guarnigione. Quando Corcira lo seppe, mandò
     a ititimare agli Epidanni che congedassero quella guarnigione e
     riàmmettessero fra di  loro  i  ricchi che avevano espulso. Non
     essendo ubbidita, spedi a Epidanno una flotta di 40 navi, sulle
     quali c’era pure  i banditi  , e assediò la città. I Corinti  , avuta
     la notizia dell’ assedio, si dettero a preparare un’armata e invi-
     tarono chiunque volesse andare  in colonia a Epidanno  colla
                              ,
     promessa a tutti di una piena uguaglianza nei diritti civili. Ar-
     rivarono fra loro, in quel tempo, degl’ inviati di Corcira che pro-
     poneva di rimettersi alla decisione di qualche città neutrale del
     Peloponneso o dell’oracolo di Delfo; delle due città, Corinto o
     Corcira, a cui fosse aggiudicato  il possesso d’ Epidanno, quella
     ne riterrebbe il dominio. Non si combinarono; e parti da Co-
     rinto alla volta d’Epìdanno una flotta di 70 navi con 9000 opliti.
     Arrivata che  fu quest’armata nelle vicinanze di Azio,, all’ im-
     boccatura del golfo d’Ambracia, fu attaccata da 80 navi corci-
     resi  ; ed ebbe  la peggio, subendo la perdita di 15 navi. Nello
     stesso  giorno (era l’anno 435) Epidanno s’arrendeva, a con-
     xlizioni severe, ai Corciresi assedianti.
        Inaspriti da quella perdita,  i  Corinti  intrapresero subito
     e gli continuarono per due anni,  dei  grandiosi preparativi di
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