Page 290 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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28f)    LEZIONE DICIOTTESIMA.
        patria che ci mandava ogni -anno dei magistrati col titolo d’t’p»-
        detmurgi. Questo solo poteva bastare a dare ombra agli Ateniesi,
        di cui l’otidea era una città alleata e tributaria. Ma c’era di più  •
        che la subiva puro un’altra influenza ostile a loro per parte di
        Perdicca, re di Macedonia;  il  quale, fattosi  loro nemico, per-
        ché  s’ erano collegati col suo fratello Filippo e con Derda prin-
        ciiie d’ Elimca suoi nemici s’adoperava a indurre alla ribellioiié
                   ,
        contro di essi  , o Potidea e gli altri loro alleati della Tracia.
          Fatta accorta di questi maneggi, Atene ordinò ai Potideati
        di mandar via  i magistrati corinti,  di demolire  lo loro mura
        dalla parte che guardan Pallene, e di consegnar degli ostaggi.  I
        Potideati inviano ad Atene a .supplicare che quegli ordini siano
        ritirati, e al tempo stes.so inviano a Sparta a chiedere aiuto, caso
        mai Atene  tenesse fermo. Atene tenne fermo; Sparta (si noti
        che cosi  l’ era la prima a romiier la tregua  )  gli promesse d’ in-
        vader l’Attica: per cui loro si ribellarono, e  il loro esempio fu
        imitalo da tutte le città di Calcidica. Quello marittime, a istiga-
        zione di Perdicca, furono distrutte.  1 loro abitanti, parte si riu-
        nirono a Olinto |>er meglio fortificarsi  in questa città, parte si
        trasferirono in certe terre della .Middonia che  gli furono accor-
        date dal re.
          Potidea dunque insorse fidente nella promes.sa di Sparta  :
        ma la prome.s.sa  , Sparta non la mantenne. Corinto invece, ap-
        jiena avuta  la  notizia dell’insurrezione, spedi per sostenerla
        1600 opliti e 400 soldati di leggiera armatura. Atene non se ne
        stette. Spedi una (lotta di 40 navi con 2000 opliti , e aveva spe-
        dito poco prima a far guerra a Perdicca 30 navi con 1000 opliti.
        Queste forze  si riunirono e marciarono su Potidea.  I  Corinti,
        che erano accampati suil’ismo, le aspettarono in ordine di bat-
        taglia. Gli Ateniesi  1’ accettarono e vinsero.  1 nemici  si  ritira-
        rono in Potidea dove furono stretti d’ assedio. Fu in quella bat-
        taglia che Socrate, a gran rischio della sua vita, salvò  il giovane
        Alcibiade coperto  di  ferite e  vicino a cadere  nelle mani del
        nemico.
          Ricevuto questo secondo scacco,  i Corinti non poterono più
        stare alle mosse e invitarono  i loro  alleati  del Peloponneso a
        recarsi a Sparta per indurre questa città a far guerra ad Atene.
        Aperta  l’ adunanza, furono esposti prima  i lamenti degli Eginesi
        che accusavano Atene come violatrice di quell’ autonomia a cui
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