Page 407 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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LOTTA FRA SPARTA E TEBlf.  397
    dendo cosi che le sfuggiva l’alleanza d’ Atene; nta Pelopida seppe
    scaltramente riacquistarla. E’ mandò a Tespia alcuni Tebani che
    esortassero Sfodria a impadronirsi per sorpresa del Pireo  : que-
    l’impresa procurerebbe molla gloria a  lui e grand’utilità alla
    sua patria. Sfodria ne restò persuaso  , e parti di nottetempo alla
    volta d’ Atene con molla truppa  : ma questa città, già informata
    segretamente,  si teneva sulle difese, e mandò a vóto  il perfido
    disegno. Subito chiese a Sparla che Sfodria fosse punito. Si sot-
    topose infatti a proces.so ma fu rimandato assoluto per la pro-
               ;
    tezione d’ Agesilao che andava dicendo, esser cosa dura che ve-
    nisse condannato uno che in tutta  la sua condotta antecedente
    era stalo irreprensibile.
       Lasciando stare la falsità di quest’ opinione  d’ Agesilao se-
    condo la quale si dovrebbe la.sciare sempre impunita la prima
    colpa d’ un uomo, noi osserviamo col Grote  ' che l’assoluzione
    di Sfodria é una prova che  il procedimento  della giustizia a
    Sparta era influenzato  dagl’ interessi e dalla simpatia privata,
    massime da quella dei re. La reità di Sfodria era manifesta;  il
    rigetto del reclamo d’Atene poteva dar luogo a una guerra : eppure
    il favore del re fece assolvere il reo. Cosa non doveva dunque es-
    sere quando reclamava a Sparla qualche città dipendente da  lei
    0 qualche individuo che si lamenta.ssero dell’ ingiustizie d’un ar-
    mosta? Si noti anche in questi procedimenti  la  differenza fra
    Sparta e Alene. Due capitani ateniesi avevano partecipato colle
    loro truppe alla liberazione di Tebe, e la causa sostenuta da loro
    incontrava tutte le simpatie del popolo. Ma che perciò? I capitani
    avevano agito illegalmente  ; la loro condotta poteva eccitare una
    guerra contro la repubblica  : e il giuri popolare, non soggetto a
    nessuna influenza privata, gli aveva condannati.
       Quand’ arrivò ad Atene la notizia dell’ assoluzione di Sfo-
    dria,  gli Ateniesi  irritali s’allearono con Tebe, dichiararono
    guerra a Sparla, chiusero  il  Pireo, e si accinsero ad armare
    una flotta potente. Fecero di più. Mandarono subito dei deputati
    a tutte r isole e allo città marittime  dell’ Egeo per invitarle a
    formare una confederazione simile a quella di Deio, che era stata
    formata contro  i Persiani circa un secolo prima. Gli inviali riu-
    scirono nel loro intento  ; oltre sessanta città accederono alla con-
    federazione. Lo scopo di essa era di mantenere la libertà interna
               i c. 77.
       * Hist of Greece, P. Il
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