Page 412 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
P. 412

402     I.EZIONE VENTIQUATTRESIMA,
        di casa. Era eroismo o non piuttosto una bugiarda ostentazione?
        Ammellendo anche che la dura educazione degli Spartani di-
        struggesse  in  loro  lino a quel segno  i sentimenti  di famiglia  ,
        c’era allora un altro motivo p«‘r cui avrebbero legittimamente po-
        tuto, anzi dovuto rattristarsi tutti quanti  : gli era che colla bat-
        taglia di Leuttra cominciava  1’ agonia di Sparta medesima.
           Parecchi cittadini eran fuggiti dalla  battaglia. Questi,  la
        legge gli condannava  all’ ignominia e all’ esclu.sione da qualun-
        que pubblico uflicio. Ma come fare ora che erano in tanto nu-
        mero ed erano si gravi  i bisogni della patria? Agesilao ci prov-
        vedde, proponendo che, |>er quel giorno, si lasciasse dormir la
        legge  ; poi riprendesse tutto  il suo vigore.
           11 giorno che Epaminonda riportò la vittoria sul campo di
        Leuttra, era appena  il ventesimo dacché aveva lasciato Sparta
        come rappresentante di Tebe al congresso di pace. L’avvenimento
        fu dunque per tutta la Grecia come uno scoppio di fulmine, e fece
        in tutti la più profonda impressione  : vincitori e vinti, alleati e
        neutrali, vicini e lontani. S’aspettavano lutti imminente la noti-
        zia che Tebe fosse espugnala  : invece, venne quella che la gran-
        dezza  militare di Sparta aveva  ricevuto un colpo mortale. Ne
        nacque iwrtanto una grand’agitazione in tulli gli stali. Quelli del
        l’elopouneso specialmente ne risentirono.  Il partito democratico
        alzò subito  il capo  : per rientrare in patria, se viveva in esilio  ;
        |)er sormontare  al partito avversario,  se viveva in patria ma
        depresso. A Figalea, a Corinto, a Sicione, a Fliunte, ad Argo,
        corsero rivi di sangue. Neirullima città più di 1200 cittadini del
        partito aristocratico furono uccisi dal popolo a furia di bastona-
        te  ; orribile eccidio detto scitalismo dalla parola greca dxuTàXa
        significante bastone, l Mantineesi, già dispersi nei quattro villaggi,
        s’ affrettarono a riunirsi e riedificare la loro città. Agesilao andò
        a dissuadcrneli collo bone  : non fu ubbidito. Si ritirò minaccian-
        do, ma Sparta non era più in grado di accompagnare  il fulmino
        al tono  ; e  i Mantineesi lavoravano  aiutati da operai  di  varie
        città, e sussidiati con tre talenti dagli Elidesi.
           Anche Alene traeva profitto dalla vittoria d’ Epaminonda.
         1 Tebani, subito dopo averla conseguila, spedirono agli Ateniesi
         un corriere incoronato di fiori, che gliene desse l’annunzio, ne
         facesse comprendere tutta  l’ importanza, c gl’ invitasse ad allearsi
         con loro. Il corriere fu accolto scortesemente  ;  il senato, a cui si
                              Digilized by Google
   407   408   409   410   411   412   413   414   415   416   417