Page 462 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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              LEZIONE VENTOTTESIMA.
                ALESSANDRO MAGNO.


         Alessandro nacque il  1 9 luglio del 356 , il giorno stesso che
       il pazzo Erostrato, afSne d’immortalarsi, bruciava a Efeso  il
       gran tempio di Diana. La sua nascita,  si dice che fu preceduta
       e accompagnata da dei prodigi.
         Filippo ebbe somma cura dell’educazione del suo  figliolo
       l)ellissimo. Gli détte a primo maestro Leonida, parente d’ Olim-
       pia, uomo di costumi severi, perché l’educasse nelle spartane
       abitudini. Poi l’acarnano Lisimaco  l’ istruì nelle lettere e gl’ in-
       fuse grande amore ai poeti Pindaro e Stesicoro ma più a Omero
                           :
       di cui Alessandro imparò a memoria tutta  l ’ Iliade e una gran
       parte dell’ Odissea. V Iliade, e’ soleva chiamarla viatico dell’ arte
       militare; e ne portava sempre seco una copia, e quando dormiva
       se la teneva sotto il guanciale. Da ultimo, Aristotile,  il filosofo
       che voleva tutto sapere, fu degno maestro del re che voleva con-
       quistar tutto. Gl’ insegnò la morale, la politica, perfino la medi-
       cina che Alessandro amava di praticare a favore de’ suoi amici,
       e anche, secondo Plutarco,  ' scrisse qualcosa intorno alla mede-
       sima. Alle premure d’ Aristotile corrispose studiando profonda-
       mente e approfittando molto delle sue lezioni  ; e diceva d’ amarlo-
       non meno di suo padre, perché se questo gli aveva dato la vita,,
       lui  gli aveva insegnato a condurla bene; e gli fu generoso di
       sovvenzioni per le spese enormi che richiedevano le sue ricer—
       che sulla natura degli animali. Degli esercizi ginnastici, sen’ oc-
       cupò fino dagli anni più teneri e  ci  si  distinse mirabilmente.
       Studiò pure la musica, e sapeva sonare tutti gli strumenti a ec-
       cezione del flauto.
         Fin dalla sua adolescenza détte prova, a diverse occasioni,
       della grandezza del suo carattere e del precoce sviluppo delle
       sue facoltà. Essendo venuti alla corte di Macedonia degli amba-
      sciatori persiani, gli furono presentati. E’ s’ aspettavano d’essere
         * Aìtssandro  8.
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