Page 467 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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'v ALESSANDRO MAGNO.  ^  467
     » Diogene, per norrmi parare  il sole. » À que.sta rispósta che di-
     mostrava come  l’ nomo si può inalzare col disprezzo al di sopra'
     della fortuna,  si dice che  il re esclamasse: « Se io non  fossi
     » Alessandro vorrei esser Diogene. »  ‘
       Ottenuto quel comando, parti da Corinto e andò a Delfo
     per consultar l’oracolo sulla spedizione che stava per intrapren-
     dere. Essendo un giorno nefasto, la sacerdotessa non voleva re-
     carsi al tempio. Alessandro, montato  in  collera, l’afferrò per
     traroela a forza; e allora lei gridò;  « Tu sei invincibile, figlio-
     lo  lo. » *  Il re considerò queste parole come un oracolo  ; e si ri-
     messe, senz'altro, in cammino per la Macedonia dove si dòtte
     col massimo ardore a fare  i preparativi della spedizione, e a' fe-
     steggiare solennemente la sua prossima partenza per l’impero
     persiano.
       Quest’ impero era in uno stato di massima debolezza. I tanti
     popoli che lo costituivano, diversi per costumi e per razza, di-
     visi d’interessi, esposti alle prepotenze dei mercenari assoldati
     dal re, aborrivano naturalmente ogni guerra diretta a difendere
     un impero di cui avrebbero anzi voluto lo sfasciamento. I go-
     vernatori delle venti satrapie in cui si divideva, erano $ indivi-
     dualmente , troppo potenti perché si contentassero di quella loro
     posizione anziché a.spirare a una potenza sempre maggiore e
     farsi rivali dei re medesimi. Questi non erano da molto tempo
     che principi codardi, o violenti, o imbecilli, che lasciavano  il
     governo dell’impero nelle mani dei loro favoriti. Quindi  nelle
     province più lontane dal centro, una catena continua di rivolu-
     zioni originate dal sentimento d’ indipendenza dei popoli e fo-
     mentate dall’ ambizione dei satrapi  ; nel centro, una catena con-
     tinua d’ intrighi tenebrosi e d’ uccisioni. Come passassero le cose
    .prima dell’ inalzamento al trono d’ Arlaserse II,  1’ abbiamo visto
     in un’ altra lezione. Il regno di lui fu lungo ma non tranquillo.
     Ebbe a far fronte al fratello Ciro, poi ad Agesilao, e sostenere
                     1’ Egitto. Il trattato d’Àn-
     una guerra formidabile contro Cipro e
     talcida gli aveva restituito  il dominio sulle colonie greche del-
     l’ Asia Minore e quello del mare  : ma non era che  il prolunga-
     mento dell’agonia, se quell’impero  si reggeva unicamente  in
     grazia delle rivalità fra’ suoi nemici. Morto Artaserse, nel 358,
       * Id. , ibid. il.
       * Id.
         , 1. c.
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