Page 521 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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DAM.A MORTE  !>' EUMEI^E A QUELLA DI PIRRO.  5il
    da vendicarsi della pèrdita di Corcira e godeva di una gran po-
    polarità. Valoroso, abilissimo nell’ ordinare e nel condurre Tar-
    mate,  affabile coi  sudditi, mite e moderato  ne’ suoi sdegni,
    pronto è generoso nel ricompensare  i benefizi, non  solo Pirro
    era stimato e amato dagli Epiroti, ma dai Macedoni stessi che
    ravvisavano in lui un ritratto del grande Alessandro.
      Gli era dunque un rivale pericoloso per Demetrio. Eppure
    questo, invece di pensare ad assicurarsene mutando si.stema di
    vita e consolidandosi con ogni mezzo in Macedonia, e’ concepì,
    nel 1:88,  il disegno di riconquistare tutti  i possessi di suo padre;
    e  si détte a preparare un’armata di  1 10,000 uomini e una flotta
    di 500 navi. Ma questa folle ambizione ne accelerò la caduta;
    giacché Lisimaco, Seleuco, Tolomeo e Pirro  lo prevengono, e
    formano contro di  lui una lega che fu la quinta e ultima. Tolo-
    meo sbarca in Grecia e ne invita  i popoli a sollevarsi contro
    Demetrio; Lisimaco invade da oriente  la Macedonia; Pirro la
    invaderla occidente; Tarmata di Demetrio passa subito  sotto
    le bandiere dei re dell’ Epiro; e quegli abbandonato si trova co-
    stretto a fuggire nella Grecia centrale. Anche qui gli s’era ri-
    bellata Atene e aveva tacciato via la guarnigione lasciataci da
    lui. Allora lui passa nel Peloponneso a raggiungere il suo figliolo
    Antigono, e  raccolti  f 1,000 uomini,  gli conduce audacemente
    nell’ Asia. Dapprima pare che la fortuna gli arrida: ma nel 286,
    Seleuco lo vinse e lo fece prigioniero. Fu rinchiuso in un castello
    dove, dopo due anni d’abbandono a ogni sorta di piaceri, fini
    una vita che era stata piena di vicende.
      Il- suo Antigono era restato in Grecia, possessore di Corinto
    e di alcune città del Peloponneso, della Focide e della Locride:
    possessi insufiicenti a fargli rivendicare  i suoi diritti al trono di
    Macedonia.  Il  resto  della Grecia era libero, o soggetto a dei
    tiranni.
      La Macedonia era stata divisa fra Pirro e Lisimaco. Ma nate
    quasi subito  dello  questioni,  e’ s’ erano  « l’un contro  l’altro
    » armato,» e  il secondo n’aveva cacciato, in pochi mesi,  il
    rivale; per cui Lisimaco dominava la Macedonia, la Tracia e
    l’Asia Minore.
      Regnava su quest’ impero da quattro anni, quando, per insi-
    nuazione della sua ultima moglie  , e’ fece morir di veleno  il suo
    primogenito Agatocle che gli avrebbe dovuto succedere. La ve-
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