Page 519 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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DALLA MQPTE D’ EUMENE A QUELLA DI PIRRO.  509
      Dopo che Demetrio era  partito dalla Grecia  , Cassandre
    aveva conquistato  la Tessaglia, l’Àmbracia,  1’ Àcarnania  , e  ,
    varie città della Grecia centrale e del Peloponneso; altre poi,
                                     ,
    come Atene, Argo, 8icione e parecchie dell’Acaia erano cadute
    sotto dei tiranni, proietti àal re di Macedonia. Quindi, dopo la
    disfalla d’Isso, Demetrio non aveva  in suo potere che Tiro,
    Sidone, Cipro e alcune città dell’ Ellesponto. Ma l’ambizione e
                                     ^
    l’energia del suo animo non  lo facevano disperare; o poi non
    aveva lascialo due anni prima la Grecia entusiasmala per lui?
    Atene non  1’ aveva idolatrato? Non troverebbe dunque là amore
    e soccorsi, quanti  il suo bisogno n’esigeva? E con queste spe-  \
    ranze riuni delle forze marittime e salpò alla volta d’ Alene sua
    città prediletta. Ma ebbe a soffrire un disinganno amarissimo.
    Gli vennero incontro dei deputati ateniesi per invitarlo a non
    s’ inoltrare jierchè Alene aveva decretalo di non voler più rice-
     vere nessun  re dentro  le sue mura. A  tal  notizia  ,  si dice
     eh’ e’ sentisse più dolore che  per  la  sconfitta ricevuta poco
     prima  ; ma bisognò rassegnarsi e voltare indietro le navi.
       Ecco allora a soccorrerlo la fortuna. Essendo già nati dei
     dissapori fra Lisimaco e Tolomeo da una parte, e Seleuco dal-
     l’ altra, volle questo farsi amico e alleato Demetrio e gli chiese
     in matrimonio  la  figliola  Slratonica. A  Demetrio non parve
     vero d’ unirsi al più formidabile dei successori d’Alessandro e
     condusse in Asia la figliola lui stesso. Avuti poi dal genero dei
     rinforzi, risolvè di riavere in qualunque modo Atene, e nel 296
     andò ad assediarla. Dopo breve resistenza,  il tiranno Lacarete
     fuggi ; e la città allora apri le porte a Demetrio. E’ convocò su-
     bito  il popolo al teatro; e mentre questo, tutto tremante, s’aspet-
     tava dal vincitore dei fieri rimproveri e forse anche delle puni-
     zioni, e’ si limitò a dei dolci lamenti,  gli promesse  la dimen-
     ticanza del passato e  il ristabilimento della forma democratica,
     e gli fece  il dono di centomila medinni di grano. La moltitudine
     détte allora in applausi frenetici. Demetrio adempì puntualmente
     le sue promesse  ; ma lasciò però  in Alene una guarnigione di
     suoi soldati, quando, l’anno seguente, ne parli per andar nel
     Peloponneso. Entralo  nella jienisola, battè due volte gli Spar-
     tani che erano capitanati dal re Archidamo e cinse d’ assedio
     Sparla medesima. Stava por impadronirsene, quando  gli avve-
     nimenti di Macedonia lo chiamarono in quella regione.
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