Page 517 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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DALLA MORTE D’ EUMENE A QUELLA DI PIRHO.  507
     chine che aveva adoperalo nell’ assedio; e loro, vendendole, ne
     ritrassero trecento talenti con cui poterono costruire  il famoso
     colosso che passava per una delle maraviglio del mondo. A so-
     stenersi nell’assedio, gli erano stali soccorsi da Cassandro, da
     Lisimaco, da Tolomeo. Dall’ ultimo siKJcialmente; e però, oltre
     a voler nel  trattalo  la clausola  di un prender  l’ armi contro
     di  lui, gli attcstarono pure  la loro riconoscenza dandogli  il so-
     prannome di Solere, cioè Salvatore.
       Partilo da Uodi, Demetrio tornava per  la seconda  volta
     nella Grecia: ce  l’ invitavano gli Ateniesi che erano in molto i>o-
     ricolo jwr parte di llassandro. Demetrio lo scacciò dall’ Attica e
     r inseguì lino allo Termopili. Inoltro gli  si unirono 6000 Mace-
     doni che disertarono volontariamente Cassandro.
      • Al suo ritorno in Alene ci fu accollo con  feste e con adu-
     lazioni anche su|)eriori a quelle con cui era stato ricevuto la
     prima volta. Gli andarono incontro con incenso, con ghirlande,
     con canti  nei quali  la viltà era tanta da chiamarlo  il solo,  il
     vero Dio. Gli assegnarono poi per alloggio una parte del l'arte-
     none; e lui non ebbe rossore di profanare quel tempio consa-
     cralo alla dea vergine con infami stravizi.
       Sul  principio del 303 e’ passò nel Peloponneso e prese Si-
     cione, Corinto e Argo dove sposò Deidamia sorella di Pirro re
     dell’ Epiro. A Corinto  .s’ adunarono tulli gli Stati della Grecia e
     lo nominarono generalissimo delle forze greche, non già contro
     gii Asiatici, ma contro Cassandro e  i  Macedoni. Dopo quella
     nomina ritornò ad Alene dove gli venne il capriccio d’essere ini-
     ziato contemporaneamente ai piccoli e ai grandi misteri. Questa
     cosa non s’era fatta mai per  l’ addietro, ed era illociU perché
     uno non poteva essere ammesso allo due iniziazioni se non  la-
                         1’ una e
     sciando correre almeno un anno di tempo fra  l’ altra.
     Oltracciò  i piccoli misteri  si celebravano nel mese di marzo,  i
     grandi  nel mese d’ottobre; e allora correva  il mese di maggio.
     Ebbene! s’ordinò che  il mese corrente  si chiamasse marzo, e
     quindi si celebrasse  i piccoli: appena falla questa celebrazione,
     gli si mutasse di novo  il nome in quello d’ottobre, e  quindi
     si celebrasse  i grandi; e cosi la lettera della legge sarebbe stata
     rispettata. Quant’è mai decaduto un popolo a cui  si può get-
     tare in faccia simili schernii
       Le imprese di Demetrio in Gretna e la sua nomina a co-
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