Page 173 - I Segreti del digiuno al Futuhat FINAL
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172 al-Futūḥāt al-makkiyya
ciò che gli è stato autorizzato al riguardo”. Ed essi si separano in questi
termini.
Se in questa sede “Colui che abbandona” non dà miscredenza ma dà
disobbedienza ed ha luogo questo confronto tra i Nomi, viene il Nome
“il Giudice, il Giusto” e parla ad ognuno dei due gruppi e sente le loro
pretese. Ciascuno di loro pretende di essere nel suo diritto e così egli
chiede loro la prova evidente. Il Vendicatore dice: “Quale prova è più
evidente dell’occorrenza dell’azione? Non hai forse visto che egli è
ubriaco - se egli ha bevuto vino - o un ladro, o un omicida o quale che
sia l’infrazione dei limiti da lui commessa?”. Il Giudice dice: “Anche
se queste azioni hanno avuto luogo, esse sono soggette a dubbio, ed il
giudice (al-ḥākim) giudica solo in base ad una prova evidente. Il fatto, ad
esempio, che abbia bevuto vino non autorizza a concludere che egli ab-
bia commesso qualcosa di illegale. Forse stava sof ocando per qualcosa
che aveva mangiato o forse era malato: così non ha fatto altro che ciò
che era lecito per lui fare. Forse costui ha ucciso colui che ha ucciso suo
padre o qualcuno di cui era parente, e quindi ha commesso contro di
lui un’aggressione simile all’aggressione che l’altro aveva commesso [cfr.
Cor. II-194]. Io saprò questo solo per mezzo di una prova. Quindi la sua
apparenza è sì un’apparenza di abbandono [da parte di Allah], ma con
questa incertezza”. Allora il Vendicatore dice: “Il mio avversario ( a m)
si arrenda al fatto che costui ha trasgredito il limite di Allah bevendo
vino, o uccidendo, o qualsiasi azione di ribellione abbia commesso in
questo stato”. “Colui che ha Misericordia” dice: “Si, hai detto il vero!
Sennonché io ho sul posto un forte alleato che mi raf orza ed è con me
contro il Vendicatore”. Il Giudice gli dice: “E chi è?” ed egli risponde:
“Il Nome “Colui che accorda la fede [imā , o la sicurezza, amā ] (al-
mu mi )” è disceso da lui nella dimora della fede, che è il cuore ed a lui
spetta la sicurezza” [Il Giudice] dice: “Convocalo” Così egli viene ed [il
Giudice] gli dice: “Sei di passaggio in questa sede o essa è il tuo posto
ed il tuo regno?”. Egli risponde: “È il mio posto ed il mio regno, e colui
che ha commesso questa azione, cioè il disubbidiente, non si è opposto
a me nel mio regno, quindi Allah lo ricompensi con un bene da parte
mia. Egli si è comportato in ogni stato conformemente a ciò che la mia
realtà essenziale esige ed io ho bisogno di lui”. Allora [il Giudice] dice
al Vendicatore: “Resta indietro da lui f nché non abbiamo consultato il
Nome “Colui che vuole (al-mu )”, che è il ciambellano (ḥā i ) più vici-