Page 168 - I Segreti del digiuno al Futuhat FINAL
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Muḥyīddīn ibn ʿArabī                                   167

            Così è la caratteristica dell’incertezza (šubha) nelle questioni razionali:
            essa ha un aspetto che corrisponde al vero ed un aspetto che corrisponde
            al falso. E così è per ciò che è ambiguo [nelle questioni di ordine legale]:
            esso ha un aspetto che corrisponde al lecito ed un aspetto che corrisponde
            al proibito ( ). Questo è il motivo per cui la prima alba è chiamata
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            falsa, malgrado essa non menta. La falsità le è attribuita perché talvolta,
            colui che [nel mese di Ramaḍān] fa il pasto prima dell’alba (saḥūr) si
            immagina che sia vietato per lui mangiare, mentre non è così. La causa
            di questo fenomeno [cioè l’apparizione della prima alba] è legata al
            fatto che il Sole, o, meglio, i suoi raggi, colpiscono il mare ed il chiarore
            si allunga verso l’alto; quando poi il Sole si alza ulteriormente, questo
            chiarore rif esso dal mare sull’orizzonte scompare e torna l’oscurità. Poi
            si avvicina la comparsa del Sole ed il suo chiarore (ḍaw’ = luce) appare
            all’orizzonte, come l’uccello (ṭāʾir) che apre le sue ali, e per questo tale
            chiarore si chiama “mustaṭīr” [dalla radice “ṭāra”: volare], continuando
            [632] a crescere f no al sorgere del Sole. Analogamente è per il vero ed
            il falso: “Per quanto riguarda la schiuma (zabad) essa se ne va priva di
            utilità, quanto a ciò che è di vantaggio per gli uomini, esso rimane” (Cor.
            XIII-17) ( ), cioè è stabile. Quella è l’alba vera e ciò che si trova tra le
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            due [cioè tra la prima e la seconda alba] è l’aurora (saḥar). Analogamente
            ciò che si trova tra i due aspetti che appaiono nell’incertezza è la scienza
            valida, per mezzo della quale è chiaro che si tratta di incertezza. Quindi
            per mezzo della tua scienza di essa il vero si distingue dal falso, così
            come l’alba falsa, che è rovesciata rispetto alla Terra, si distingue dalla
            palese oscurità che appare a quel momento: essa è la prima alba e non
            impedisce a chiunque voglia digiunare di mangiare.

            Gli  arabi  chiamano  questa  prima  alba  la  “coda  del  lupo  (ḏanab  as-
            sirḥān)”, in quanto il lupo è il più cattivo ed il più astuto tra gli animali
            da preda: egli simula la debolezza per essere tenuto in poco conto ed

            227 Ibn ʿArabī si riferisce qui al primo signif cato della radice verbale saḥara, di cui alla
            nota precedente.
            228 Il versetto recita: “Egli ha fatto scendere acqua dal Cielo e [di essa] si riempiono
            a corsa i letti dei f umi secondo la loro misura, e la corrente porta con sé una schiuma
            crescente;  una  schiuma  simile  ad  essa  [cioè  una  scoria]  è  prodotta  da  ciò  che  [gli
            uomini] mettono a fondere nel fuoco, bramosi di ornamenti o di utensili. Così Allah
            simboleggia il vero ed il falso; e la schiuma se ne va come inutile [detrito] e sulla terra
            rimane  quello  che  è  utile  all’uomo”.  La  schiuma  e  le  scorie  simboleggiano  il  falso,
            mentre l’acqua ed i metalli lavorati simboleggiano il vero.
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