Page 164 - I Segreti del digiuno al Futuhat FINAL
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Muḥyīddīn ibn ʿArabī 163
Un terzo ḥadīṯ è stato trasmesso da an-Nasāʾī, che ha riportato che ʿIrbāḍ
ibn Sāriya ha detto: “Ho sentito l’Inviato di Allah, che Allah faccia
scendere su di lui la Sua ṣalāt e la Pace, invitare nel mese di Ramaḍān a
consumare il pasto prima dell’alba (suḥūr) ( ) dicendo: Venite al pasto
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(gadāʾ) ( ) benedetto” ( ).
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Un quarto ḥadīṯ è stato trasmesso da an-Nasāʾī, che ha riportato,
sull’autorità di ʿAbdallāh ibn al-Hāriṯ, che uno dei Compagni
dell’Inviato di Allah, che Allah faccia scendere su di lui la Sua ṣalāt e la
Pace, ha detto: “Visitai il Profeta, che Allah faccia scendere su di lui la
Sua ṣalāt e la Pace, mentre stava consumando il pasto prima dell’alba,
ed egli disse: Esso è una baraka che Allah ci ha concesso, quindi non
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tralasciatelo” ( ).
Un quinto ḥadīṯ è stato trasmesso sia da Muslim che da al-Buḫārī.
Muslim ha riportato che Ibn ʿUmar ha riferito: “L’Inviato di Allah, che
Allah faccia scendere su di lui la Sua ṣalāt e la Pace, aveva due muezzin
(mu’aḏḏin), Bilāl e Ibn Umm Maktūm, il cieco. L’Inviato di Allah, che
Tirmiḏī, ad-Dārimī, e da Ibn Ḥanbal.
216 Nei testi senza vocalizzazione non è sempre facile distinguerle, ma i lessici arabi
riportano due forme diverse, saḥūr e suḥūr, che indicano rispettivamente il pasto come
oggetto ed il pasto come atto.
217 Questo termine è derivato dalla radice verbale gadawa, che signif ca “partire,
andare nel tempo chiamato gudwa”, cioè tra l’alba ed il sorgere del Sole. Esso serve
primariamente per indicare il pasto consumato in quell’intervallo di tempo, ma viene
impiegato anche per indicare il pasto consumato prima dell’alba in Ramaḍān, cioè il
saḥūr, in quanto per chi non digiuna il primo è l’equivalente del secondo per chi digiuna.
In alcuni manoscritti del testo si trova “giḏāʾ” al posto di “gadāʾ”, per l’aggiunta di un
punto diacritico, ma questo termine ha il signif cato di cibo, alimento, cioè di pasto
come oggetto, mentre la baraka citata nella tradizione non è legata tanto ad un certo
tipo di cibo [i commentatori riferiscono che poteva trattarsi del sawīq o anche di un
sorso di latte] quanto al particolare momento in cui viene consumato.
Mentre in arabo i nomi dei pasti sono legati strettamente al momento in cui vengono
consumati, in molte lingue occidentali i nomi dei pasti non hanno una originaria
connotazione temporale, come quella che in italiano viene attribuita ai termini
colazione, pranzo e cena, ma stanno ad indicare una interruzione del digiuno: l’inglese
break-fast signif ca letteralmente “rottura del digiuno”, mentre il francese déjeûner,
l’inglese dinner, l’italiano desinare, lo spagnolo desayuno, derivano tutti dal tardo latino
dis-jejunare, che signif ca “cessare di digiunare”.
218 Ḥadīṯ riportato da an-Nasāʾī, XXII-25.
219 Ḥadīṯ riportato da an-Nasāʾī, XXII-24, e da Ibn Ḥanbal.