Page 171 - I Segreti del digiuno al Futuhat FINAL
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170 al-Futūḥāt al-makkiyya
che togliere ( a ) ( ), perché ciò che è respinto è non-esistente, mentre
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ciò che tu vuoi togliere è esistente ed ha potere in atto: si tratta del fatto
che stai mangiando o bevendo, ed esso ha potere f nché svanisce per se
stesso.
La stessa cosa si applica al Nome [divino] che governa il servitore al
momento, quando un altro Nome che non ha potere su di lui lo cerca: è
preferibile che il servitore non si distacchi da questo Nome divino f nché
ad esso non resti più alcun potere su di lui con cui rivendicarlo. Quando
il servitore ha f nito con la sua giurisdizione, allora con buone maniere
incontra quell’altro Nome divino che lo sta cercando. È così in questo
mondo ed in quello a venire.
Ad esempio, nel caso della persona che è governata dal Nome “Colui
che ritorna [col perdono] verso chi si pente (at-ta ā )” per una azione,
su cui i Nomi divini si confrontano riguardo alla condizione (ḥāl) del
peccato ( a ), il Vendicatore (al-mu ta im) dice: “Sono io più titolato per
lui”, e “Colui che ha Misericordia (a - āḥim) ( ) e “Colui che perdona
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(al- a ā )” dicono: “Sono io più titolato per lui”.
I Nomi si confrontano riguardo allo stato di colui che è disubbidiente
per stabilire quale dei Nomi divini abbia potere su di lui e lo giudichi.
Essi trovano il Nome “at-ta ā ” ed il Nome “Colui che ha Misericor-
dia” prende forza sul Nome il Vendicatore e dice: “Questo è il mio rap-
presentante ( ā i ) sul posto: se non avessi avuto Misericordia di lui, egli
non si sarebbe pentito”. Così il Vendicatore desiste dal cercarlo [cioè
colui che è disubbidiente] e “Colui che ha Misericordia” lo prende in
consegna. Il Nome “at-ta ā ” allora si mette a ricondurlo [il disubbi-
diente pentito] al suo Signore, da atto di obbedienza ad atto di obbe-
230 Secondo alcuni lessici arabi, il primo termine signif ca “mettere via, rimuovere, o
far tornare indietro una cosa ima che essa arrivi”, mentre il secondo signif ca “mettere
via, rimuovere, o far tornare indietro una cosa che essa è arrivata”.
231 Alcuni dei Nomi divini riportati in questa sezione non fanno parte dell’elenco
canonico dei Nomi più belli. Nel capitolo dei Fu ū al-ḥikam dedicato a Set, Ibn ʿArabī
precisa: “I Nomi di Allah sono in numero indef nito, in quanto essi si conoscono da
ciò che è generato da essi, e ciò che è generato da essi non ha f ne, anche se essi sono
riconducibili a radici def nite che sono le Madri dei Nomi o le Presenze dei Nomi [cioè
i 99 Nomi più belli]. In realtà vi è una sola realtà essenziale (ḥa a che ammette tutte
queste relazioni ed attribuzioni, a cui alludono i Nomi divini”.