Page 31 - I Segreti del digiuno al Futuhat FINAL
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30 al-Futūḥāt al-makkiyya
[601.10] i t (ḍāḥik) lla ma i lui ia (bākī),( )
1
u i i lui ui i i lam ta (maškū) lui i lam ta
(šākī) ( ).
2
l i iu a ti a (imsāk) a l a i (rifʿa),
l a i a a ti a
t am l lui
3
a ma u it (tawḥīd) m i u a a ia i ( ).
i t lli i t a lat im it l l m i a i
a ti a
l i t lli i t a lat im it l l m i a i
a u a lama a lata t a ia i a lla
i a a i la l a i uta
a a m (idrāk).
a t lla lla ui a l a u ta
t a li li (amlāk) ll
t a ima (nafs) a i ui
m (ka-anna-hu) t t
i iu a a ima al m m
i u t m il i ll atu ti a a i i a
iti u l i iu i ua t ui
4
i li il m (kawn) ti ut (gaḏḏā-ki) ( ).
1 Questo verso richiama il seguente aneddoto, spesso riportato da Ibn ʿArabī: “Venne
chiesto ad Abū Saʿīd al-Ḫarrāz come avesse conosciuto Allah, ed egli rispose: “Per mez-
zo della Sua riunione ( am i- i) degli opposti”, e anche il “ u t i i tia it um”
di Nicola Cusano.
2 Nel Corano questo verbo ricorre in due versetti, XII-86, ove Giacobbe af erma: “Solo
davanti ad Allah mi lamento del mio tormento e del mio dolore”, e LVIII-1: “Allah ha
ascoltato le parole di colei che disputava con te del suo sposo e si lamentava con Allah”.
3 L’associazione (i āk) non va qui identif cata con il politeismo ( i k), ma con il fatto che
“altri che Lui” af ermi l’Unità di Allah.
4 Come Ibn ʿArabī spiegherà più volte nel testo, poiché l’uomo è un essere dipendente
dal cibo ed è Allah che lo nutre, non è in quanto uomo che può astenersi da esso, ma in
quanto assume un carattere divino.