Page 26 - I Segreti del digiuno al Futuhat FINAL
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Muḥyīddīn ibn ʿArabī                                   25

                  specif cato,  noto  presso  Allah,  e  che  non  gli  era
                  noto  nel  dettaglio  ed  in  modo  specif co.  È  come
                  se il giudizio del giurisprudente che sbaglia sia un
                  legiferare/non  legiferare.  La  gente  di  Allah  non
                  ha giurisdizione nella Legge se non ciò che è stato
                  decretato in modo specif co per mezzo dell’Inviato
                  di  Allah,  che  Allah  faccia  scendere  su  di  lui  la
                  Sua ṣalāt e la Pace, ed essi sono in realtà gli eredi.
                  L’erede non eredita se non ciò che era proprietà di
                  colui da cui eredita quando muore. Il giudizio del
                  giurisprudente che sbaglia non è proprietà sua [del
                  Profeta, su di lui la Pace], sì che lo si possa ereditare,
                  ed egli non è un erede, poiché ciò che ha non è altro
                  che la ratif cazione di ciò a cui lo ha condotto la sua
                  considerazione” [Cap. 370 (III 414.2)].

            Nel dominio exoterico un giurisprudente non può criticare
            un  altro  giurisprudente  che  ha  formulato  un  giudizio
            diverso dal suo, perché entrambi i giudizi sono ratif cati ed
            al momento della loro formulazione non è possibile stabilire
            quale di essi sia giusto; ma l’erede, nel dominio iniziatico
            o esoterico, se ha ricevuto per visione interiore il giudizio
            profetico  su  quella  questione,  sa  discriminare  ciò  che  è
            vero e ciò che è falso. Come deve comportarsi dunque nei
            confronti dei giurisprudenti? Ibn ʿArabī è molto chiaro al
            riguardo: l’erede non deve manifestare esteriormente la sua
            stazione  spirituale,  né  deve  confutare  i  sapienti  exoterici
            anche se sa che essi sbagliano, e per quanto lo riguarda non
            deve mai seguire il giudizio di un giurisprudente, bensì deve
            attenersi esclusivamente a ciò che ha ricevuto:“Analogamente
            a  quei  Profeti,  questi  Santi  custodiscono  per  loro  stessi  e  per
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