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22 I Segreti Del Digiuno
di lui la Sua ṣalāt e la Pace, sulla stessa faccenda e
se non è quello sulla stessa faccenda [o in realtà],
non viene proiettato a questo giurisprudente che
abbiamo menzionato se non ciò che era il giudizio
sulla stessa faccenda, al punto che se l’Inviato,
che Allah faccia scendere su di lui la Sua ṣalāt e la
Pace, fosse vivente avrebbe giudicato così. Inoltre
egli ha ratif cato il giudizio del giurisprudente, e se
sbaglia, il giurisprudente non sbaglia se non nella
predisposizione, come abbiamo menzionato, e se
avesse correttamente ottenuto la predisposizione non
sbaglierebbe af atto. Ma non è un giurisprudente
nel giudizio, bensì è uno che trasmette ciò che ha
ricevuto dal Vero, che è disceso su di lui nella Sua
epifania, e questo è raro nella comunità, e non si trova
se non tra i solitari (afrād). Il loro segno distintivo è
che essi non divergono mai nel giudizio, per l’unicità
della missione in questa epoca, e se divergono essi
non sono quelli che abbiamo menzionato” [Cap.
359 (III 270.27)]
Nel dominio exoterico lo sforzo del giurisprudente consiste
nella ricerca di una indicazione nelle fonti legittime del diritto,
mentre nel dominio iniziatico lo sforzo del giurisprudente
consiste in un lavoro interiore che lo predisponga a ricevere
una discesa divina. Il primo giurisprudente si basa su uno
studio dei testi e su un lavoro mentale di rif essione, il
secondo su una visione interiore:
“Il giurisprudente ed il rif essivo non si basano mai
su una visione interiore in ciò che essi giudicano”
[Cap. 289 (II 645.3)];