Page 20 - I Segreti del digiuno al Futuhat FINAL
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Muḥyīddīn ibn ʿArabī 19
“Chiedete alla gente dello ḏikr se non sapete”
(Cor. XVI-43) e la gente dello ḏikr […] è la gente
della giurisprudenza, e tra di loro c’è chi coglie
nel segno e chi sbaglia. E se chi segue ciecamente
ha chiesto in realtà a chi sbaglia della gente della
giurisprudenza, ed agisce in conformità al responso,
sarà ricompensato perché gli è stato ordinato di
chiedere” [Cap. 363 (III 309.14)];
“Quanto al resto della comunità essi sono tenuti
solo a seguire ciò che è venuto da Allah e dal Suo
Inviato, e ciò che deriva da una opinione personale
o da un ragionamento per analogia, essi sono liberi
di scegliere se seguirlo e se imitare il suo sostenitore,
ed essi non seguono se non ciò che il Legislatore
ha ratif cato come suo giudizio in quella persona”
[Cap. 351 (III 230.18)];
“Ogni giurisprudente è asservito a ciò a cui lo
conduce la sua giurisprudenza e gli è vietato di
servirLo con la giurisprudenza di un altro, se anche
lui fa parte della gente della giurisprudenza. Colui
che si limita a seguire (muqallid) non è vincolato da
ciò che apportano i giurisprudenti e sceglie ciò che
vuole, godendo dell’ampiezza della Legge. Ciò non
vale per il giurisprudente, poiché egli è vincolato alla
sua indicazione” [Cap. 504 (IV 142.34)];
“Ciò che ti raccomando, se sei sapiente, è di non
comportarti in modo opposto a ciò che ti indica la
tua indicazione (dalīl) e di non seguire ciecamente
altri se sei in grado di ottenere la indicazione; se