Page 75 - I Segreti del digiuno al Futuhat FINAL
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74 al-Futūḥāt al-makkiyya
Tutto questo, nella trasposizione divina, consiste nelle proprietà (aḥkām)
dei Nomi divini che la predisposizione (i ti ā ) di questo corpo ricerca,
per l’inf uenza che essi esercitano in ogni momento. In ef etti il corpo è
sempre sottoposto al potere di un Nome divino.
Se il ricettacolo (maḥall) è predisposto a cercare un Nome divino [611]
diverso da quello che lo governa al momento, allora il regime (ḥukm) di
quel Nome cessa e subentra quello del Nome che la predisposizione
ricerca. Ciò corrisponde al caso della gente di un paese che si rivolta a
chi detiene il potere ( ul ā ) e desidera ardentemente un altro detentore
del potere che non è favorevole al primo; questi decade allora dal suo
potere ed esso passa a colui che la predisposizione ricerca. Il regime
corrisponde sempre alla predisposizione, ed il potere del Nome divino
“Colui che è pronto [o predisposto] (al-mu i )” non cessa mai, né può
essere destituito. Non è possibile per la gente del paese sopraf arlo ed
esso non si separa da loro né in vita, né in morte, né in riunione, né in
separazione, e lo aiutano i Nomi divini “il Custode (al-ḥā )”, “il Forte
(al- a )” e le loro sorelle. Sappi ciò!
È stabilito che il Profeta, che Allah faccia scendere su di lui la Sua alāt
e la Pace, si fece applicare delle ventose mentre era in digiuno, come ha
riportato al-Buḫārī sull’autorità di Ibn ʿAbbās ( ). Abū Dāʾūd ha riferito
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che Abū Hurayra ha riportato che l’Inviato di Allah, che Allah faccia
scendere su di lui la Sua alāt e la Pace, ha detto: “Chi non può fare a
meno di vomitare mentre digiuna non deve recuperare, ma se si sforza
di farlo allora è tenuto al recupero” ( ). I trasmettitori di questo ḥa
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sono tutti degni di fede.
CONTINUAZIONE RIGUARDO ALLA SEZIONE
SULL’INTENZIONE (NIYYA)
Alcuni [dottori della Legge] sostengono che l’intenzione sia un requisito
per la validità del digiuno, e sono la maggioranza. Altri sostengono che
[il digiuno] di Ramaḍān non ha bisogno di una intenzione, a meno che
79 a riportato da al-Buḫārī, XXX-32.
80 a riportato da Abū Dāʾūd, XIV-33.