Page 63 - Edipo e la mitologia comparata saggio critico di Domenico Comparetti
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      umana, e divenute di uso cumnne nello  ercazioni
      fantastiche, le servono a scopi diversi,  variate e
      combinate in mille differenti maniere, a seconda dei
       varii indirizzi dello spirito popolare, c dello condi-
      zioni che determinano la fantasia a produrre. Tre
      principalmente di (pieste forinole comunissime che
      ritroviamo in cento e cento racconti popolari, ser-
      vono di base al racconto di Edipo e sono 1  11 fatto
      notissimo del fiplio esposto, per evitare un destino
      che poi si comj)ie. 2.° La donna o la donzella, nipi-
      na o figlia di re data in premio a chi compie una
      prodezza, e particolarmente a chi libererà  il paese
      da un mostro o da una sciagura cpialnnipie. 3." Le
      tenzoni 0 scommosse d’abiliUi nello sciogliere enim-
      mi, con pena di morto jicl perditore.
        Sareblae superfluo fermai’si a dimostrare quanto
      cmnuni siano  le prime due di  queste  forinole a
      tutti notissime. Non solo nei racconti  dell’ antica
      Grecia, ma in quelli di tutti  i popoli la formola
      del figlio esposto è aimune tanto che ricorre  fin
      fra selvaggi, come p. es. nella leggenda di Usiku-
      lumi fra  i Zulù nell’Africa meridionale ('). L’idea
      di un caso siffatto parrà naturalissima quando  si
      pensi che essa nasce in una condiziono sociale in cui
      coesistono due  fatti di  realtà storica indubitata,
        (') V. Callaway, leimjdutkwane etc. (Nursery  talcs,
      iraditions, and histories of thè Zidus). Natal 1866, pag. 41
      0 segg.


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