Page 64 - Edipo e la mitologia comparata saggio critico di Domenico Comparetti
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quali sono il diritto di vita e di morte del padre
sui figliuoli, e la credenza alle predizioni, ai pre-
sagi ed alla fatalità.
Similmente s’intende come sia facile arrivare
all’idea della donna o donzella che serve di pre-
mio ad una prodezza, in quella forma della società
in cui il matrimonio si riduce ad una compra che
un uomo fa di una donna, ed in cui una bella donna
serve di donativo, come un bell’oggetto qualunque.
Quindi comunissima ò questa forrnola nei rac-
conti greci, come in quelli di tutti i popoli. Poste
così a contx)rso noi troviamo, per es., Atalanta,
Penelope, Alcmena, Ippodamia, le Danaidi, Auge,
Marpessa, la figlia di Neleo, la figlia di Eurito oc.
Nell’ uso di questa forinola, come delle altre, la
fantasia popolare fertilissima si mostra coll’ inven-
zione di varianti numerose. Per una esagerazione
del dato reale, che ognuno può spiegar facil-
mente, comunissima è nei racconti che la conten-
gono, la pena di morte inflitta ai pretendenti che
non riescono nell’ impresa assunta. Le prodezze
poi che, considerate come etJva, conducono ad un
talamo per lo più reale, ma eccelso in ogni caso,
consistono in prove di forza, di valore, di corag-
gio; e questo è il caso più frequente, ma non di
rado sono anche prove d’ ingegno, d’ accortezza,
di intelligenza. Una di queste è principalmente
la soluzione di enimmi.
L’enimma, oggi screditato e divenuto C(.sa pue-
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