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nella spiegazione del movimento
dei corpi celesti, sinchè tutta la
caterva degli astri supponevasi ag
girarsi allo intorno dello spettatore,
tentò se non fosse per ottenere
migliore costrutto, facendo girare
gli spettatori, e ferme starsi le stelle.
Ora potrà farsi analogo tentativo in
metafisica, rispetto alla visione de
gli oggetti. Sinchè infatti vorrà la
visione regolarsi a norma delle pro
prietà delle cose rappresentate, non
vedo come si potrà mai nulla sa
perne a priori: mentre, se invece
si conformi la cosa (come oggetto
subordinato ai sensi ) e la si ac
conci alla natura della nostra fa
colta intuitiva, eccoti ovvio il per
suadersi della detta possibilità. Ma
siccome, onde le si trasformino in
cognizioni, non posso arrestarmi su
codeste visioni, ma debbo riferirle,
come rappresentanze, a qualche cosa
che ne sia l'oggetto, e questo per