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LEEMAGE/MONDADORI PORTFOLIO




























            BRIDGEMAN/ALINARI





            ca del Mangaseja e sottolineò la necessità di prepa-  come khan di Siberia. I russi, che si aspettavano il   NATIVI E COLONI
            rare una via d’accesso dalla Russia», afferma lo sto-  solito tributo, rimasero a bocca asciutta.   In alto a sinistra,
            rico Jurij Semënov, autore del libro Storia della Si-  Kucium si godeva con strafottenza il suo latte fer-  il cosacco Ermak,
            beria (Odoya).                             mentato di giumenta, bevanda nazionale mongola,   conquistatore della
                                                                                                  Siberia nel 1579-85
             Ivan il Terribile fece due calcoli: l’affare gli conve-  sdraiato su morbidi tappeti e avvolto in calde pellic-  per conto dello zar
            niva. Due anni prima, nel 1556, il khan (sovrano)   ce frutto delle razzie organizzate ai danni degli Stro-  Ivan IV (e dei mercanti
            Etigher di Sibir gli aveva chiesto “pace e sicurezza” per   ganov: a donare le sue ricchezze alla Russia non ci   Stroganov).
            il suo Paese in cambio di un tributo annuale e del ri-  pensava proprio. Per questo lo zar diede agli Stro-  In alto a destra,
                                                                                                  membri di una delle
            conoscimento della sovranità dello zar, che aveva ag-  ganov un’ulteriore prova di stima a doppio fine: nel   etnie siberiane (forse
            giunto ai suoi titoli quello di “comandante di tutta la   1574 concesse al figlio maggiore di Anika, Grigorij,   samoiedi) davanti alla
            Siberia”. Anche se il territorio in questione di fatto   lo sfruttamento delle risorse minerarie del Manga-  loro tenda di pelli nel
            non gli apparteneva. Poi era arrivato Anika, a sven-  seja e del territorio del Tobol, dove Kucium recluta-  1904.
                                                                                                  Sotto, la spedizione
            tolargli davanti la possibilità di varcare finalmente   va i suoi soldati.            di Ermak affronta i
            gli Urali. E Ivan IV gli conferì per vent’anni la pro-  In pratica il Terribile voleva che i suoi “pionieri”   Tatari, in un quadro
            prietà della regione intorno a Perm.       colonizzassero la Siberia, affermando che suo nonno   di Vasilij Ivanovič
             Fermate quel khan! Gli Stroganov colonizza-  Ivan III, che vi aveva combattuto e sconfitto la po-  Surikov (1848-1916).
            rono quella terra ai piedi degli Urali Centrali, oltre i   polazione degli Jugori, gliel’aveva lasciata in eredi-
            quali si dischiudeva il mitico Mangaseja. Fu da lì che   tà. «Ne dava per scontata l’annessione e quel brevet-
            insieme alle pellicce arrivarono i Tatari di Kucium,   to non era altro che la proposta di iniziarne la con-
            un mongolo che comandava un’orda di nomadi e di-  quista», spiega Semënov. Gli Stroganov si affidarono
            ceva di discendere da Gengis Khan. Nel 1563 Ku-  a dei professionisti: i cosacchi di Ermak Timofeje-
            cium aveva ucciso Etigher e ne aveva preso il posto   vich. Così, dopo Colombo, in Siberia arrivò Pizarro.


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