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Un posto da lupi, di lavoro forsennati. riva sinistra della Neva, sui palazzi eretti negli
in senso letterale: Aveva in mente una più elevata e meno a anni: Carlo Rossi, Bar-
paludoso, deserto, città acquatica, una se- rischio inondazioni, tolomeo Rastrelli.
nebbioso, malsano. conda Amsterdam. Per assieme all’Ammira- Corte e governo vi si
Moscerini d’estate, i suoi Palazzi d’Inverno gliato, i cui cantieri trasferirono nel 1713,
ghiaccio d’inverno, e d’Estate, non chiede- diedero lavoro a 5mila malgrado i disagi e il
inondazioni catastrofi- va che poche stanzette artigiani, e maestosi carovita (tutto costava
che ogni autunno. buie e dai soffitti bassi. viali come la Prospetti- più che a Mosca per
Lo zar fece abbattere Altri, come il generale va Nevskij. Il progetto via delle distanze e dei
intere foreste e con- Menšikov, il suo amico urbanistico fu affidato rifornimenti difficol-
fluire sul posto tutto il più caro, non rinuncia- a un architetto italiano tosi). Ma già nel 1724
pietrame disponibile. rono a un fastoso stile d’origine ticinese, San Pietroburgo era
Sottopose 40-50mila italiano. Altri sontuosi Domenico Trezzini. E diventata il principale
manovali l’anno a ritmi palazzi crebbero sulla italiane furono le firme porto russo.
? Una città nata da zero sulle paludi che COSTÒ migliaia di vite: SAN PIETROBURGO
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