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HERMITAGE IMAGES/SCALA
Chiamò dall’Occidente INGEGNERI militari e NAVALI
(soprattutto olandesi), tecnici e ARCHITETTI (italiani)
cuni malcapitati del suo entourage. A Londra lavo- sa si chiuse solo nel 1721, con il trattato di Nystad
rò nei cantieri navali di Deptford, visitò universi- che sancì l’annessione alla Russia di Livonia, Cur-
tà, ospedali, la zecca e la torre-prigione, e devastò landia, parte della Finlandia e dell’Ingria dove Pie-
la casa messa a sua disposizione da un celebre lette- tro aveva inaugurato, nel 1709, la nuova, mirabo-
rato. Come nel viaggio che compì anni dopo a Pa- lante capitale.
rigi, stupì i salotti aristocratici per mancanza di bon Riforme obbligate. Le vittorie non bastavano
ton e per vivacità intellettuale. però per attuare il disegno imperialistico di Pietro
L’Ambasceria si risolse però in un fiasco politico. e ammodernare il Paese. Occorrevano misure dra-
A quel punto, Pietro stipulò una tregua trentenna- stiche, largamente impopolari. Bisognava investi-
le con l’Impero ottomano e volse le mire espansio- re gran parte del reddito nazionale in spese militari.
nistiche a nord, contro gli svedesi, padroni del Bal- Ne beneficiarono l’industria metallurgica e la can-
tico. Lo scontro con Carlo XII, giovane condottie- tieristica navale. Nuovi giacimenti vennero scoper-
ro che viveva solo per combattere, durò, con brevi ti e sfruttati negli Urali e la Russia balzò ai primi
pause, una ventina d’anni e si concluse con il trion- posti in Europa nella produzione di ferro. I porti e
fo di Pietro e il declino della potenza scandinava.
Umiliati nel 1700 dagli svedesi a Narva, i rus-
si si rifecero con gli interessi nel 1704 nella stessa Il figlioccio nero dello zar
Narva e a Dorpat. Quindi inaugurarono una tatti-
ca destinata a non tramontare mai: ritirarsi all’in- ella cerchia di Pietro face- prima entrò nell’esercito e poi
terno e lasciar fiaccare dal freddo e dalla lunghez- vano parte uomini di varia tra gli ingegneri militari di San
za delle linee di approvvigionamento il nemico. Dnazionalità ed estrazione Pietroburgo.
Stremati, gli svedesi vennero sbaragliati nel 1709 sociale. La presenza più singo- Immortale. Da una sua nipote
lare fu probabilmente quella di
(dunque era suo bisnonno) nac-
a Poltava. I russi dilagarono nei loro territori espu- Ibrahim Hannibal, naturalizzato que uno dei maggiori poeti russi,
gnando Vyborg, Riga e l’attuale Tallinn. Carlo XII russo come Abraham Petrovič e Aleksandr Puškin, che da Ibrahim
chiese allora rifugio e sostegno ai turchi innescan- chiamato da tutti “il negro dello ereditò alcuni tratti somatici.
do un’altra sequenza bellica tra gli Ottomani e l’Im- zar”. Era un principe abissino Puškin provò a raccontare la
pero russo. Stavolta Pietro ebbe la peggio: fu scon- che Pietro aveva adottato all’età straordinaria vicenda del suo avo
fitto in Moldavia nel giugno 1711 e dovette rinun- di sette anni, riscattandolo dal – “testa ricciuta, nereggiante tra
ciare ad Azov e alla flotta meridionale. Lo giudicò il serraglio del sultano Ahmed III, le parrucche incipriate” dei salotti
parigini – in un romanzo incom-
a Costantinopoli. Pietro mandò
prezzo da pagare per chiudere i conti con la Svezia questo amato figlioccio di colore piuto dal titolo che oggi giudiche-
e spodestarla dal Baltico. E infatti le sue galee leg- a studiare alla scuola militare di remmo politicamente scorretto: Il
gere trionfarono sulle navi svedesi a Capo Hango Parigi e Ibrahim fece carriera, negro di Pietro il Grande.
(agosto 1714). Fu il colpo di grazia, ma la conte-
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