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CORBIS/GETTY IMAGES (2)
MOTORIZZATI A COLONIZZARE la regione avrebbero dovuto essere
Abitanti di una
cittadina siberiana i deportati. Ci riuscirono invece gli AGRICOLTORI.
con pecore e
automobile (si noti Poi fu la volta dei MINATORI e (oggi) dei petrolieri
il “cappotto” per
proteggere
il motore dal freddo). Zar di Siberia. Nel luglio del 1580, Ermak partì Isker, e il titolo di zar di Siberia. L’ex khan, sempre
La foto è del 1920, con 800 uomini per prendere possesso effettivo del- in fuga come un vecchio Bin Laden con la barba tin-
all’epoca della guerra
civile russa. le terre che lo zar aveva concesso ai suoi datori di la- ta di zafferano, non si arrese mai: continuò a tener
voro sei anni prima. Vuole la leggenda che i cosac- viva la resistenza fino all’inverno del 1598, quando
chi avessero accolto commossi la richiesta di rinun- venne assassinato. Non aveva accettato l’offerta di
ciare alle loro scorribande “indegne di eroi cristiani” Ivan IV, di una onorevole vita da pensionato a Mo-
per diventare “guerrieri dello zar bianco”. Ma la ve- sca: “L’aquila della steppa disdegna il canile”, mandò a
rità è che Ermak era tutto fuorché un santo e offrire dire agli ambasciatori. E al reiterato invito ad arren-
il proprio sangue allo zar non era tra le sue priorità: dersi aveva risposto: “Io non vi ho consegnato la Sibe-
quello che gli interessava era una percentuale degli ria. Ve la siete dovuta prendere”.
utili della spedizione. In cambio doveva sconfiggere Abbandonato. Nonostante l’alone mitico che si
Kucium e aprire la strada lungo la quale i russi avreb- era guadagnato con le ultime imprese, il portentoso
bero raggiunto le ricchezze del Mangaseja. Ermak non riuscì a rendere duratura la sua vittoria.
Con grande coraggio, l’aiuto della sua buona stel- A corto di uomini e mezzi, senza un aiuto tangibile
la e dei fucili sconosciuti ai nomadi, la notte del 25 dello zar (che come ricompensa gli inviò, invece di
ottobre 1581 Ermak prese la capitale del khanato, un esercito, il condono per i suoi crimini, la propria
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