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“basso impero”, “tarda antichità”, “tardo
impero”. In ogni caso, un periodo con ca- E la parte orientale durò altri mille anni
ratteristiche sue peculiari, né migliore né
peggiore di quelli che l’avevano precedu- uando Costanti- la orientis; ma mentre mano sopravvisse così
to: solo differente. no ascese al tro- in Occidente la crisi del per altri mille anni nella
Linea di confine. Per convenzione la Qno, nel 306, ebbe potere portò nel 476 sua parte orientale,
linea di demarcazione tra l’Antichità e il l’intuizione di vedere in all’estinzione di quella dapprima sopranno-
una città greca dell’Asia
parte dell’impero, in
minato romeo, poi
Medioevo ha una data precisa: il 476, an- Minore, sorta proprio Oriente la stabilità bizantino, riprendendo-
no in cui un ragazzo dal nome altisonan- nel punto di passaggio dinastica si perfino per qualche
te, Romolo Augusto, fu pacificamente de- tra Asia ed Europa, una fu molto solida, e fin decennio, con Giustinia-
posto da un capo barbarico (ma al servi- nuova, e più strategica, dall’alba del V seco- no, l’Italia e l’Africa. Solo
zio dell’impero). capitale dell’impero. Si lo l’affermazione di alla fine del Medioevo,
Verrebbe da dire che i veri colpevoli si- chiamava Bisanzio e, stranieri nei ranghi ormai ridotto per
ano stati proprio loro, i barbari. Di certo dopo la riedificazione dell’esercito fu inesora- estensione ai dintorni
voluta dal sovrano,
bilmente stroncata da
di Costantinopoli, rice-
i barbari c’entrano, in un modo o nell’al- avrebbe preso il nome di violente ondate xenofo- vette il colpo di grazia
tro. Lo storico inglese Peter Heather ha Costantinopoli. be, sbarrando la strada dai Turchi ottomani
evidenziato come la progressiva erosione Divisione. I successori a qualunque barbaro nel 1453. Complessi-
di territori avesse sottratto all’amministra- del grande imperatore – dal goto Gainas all’ala- vamente la civiltà nata
zione centrale reclute per l’esercito e risor- andarono consolidando no Aspar – aspirasse a sulle sponde del Tevere
se per pagare le truppe, rendendo lo Stato la tendenza a dividere il un potere superiore a aveva governato, nelle
sempre più indifeso di fronte alle minac- mondo romano in due quello del sovrano. sue diverse forme, oltre
2mila anni.
Longevo. L’Impero ro-
partes, la occidentis e
ce. L’impero cominciò ad andare a pezzi
dal 378, quando i Goti vinsero i Romani
ad Adrianopoli e scorrazzarono indistur-
bati in Tracia (tra le attuali Grecia e Tur- sto molti storici non credono che popoli barbari che si sostituiscono agli impera-
chia): da allora fu un susseguirsi di inva- rozzi e disorganizzati abbiano terminato tori. Un impero in procinto di morire di
sioni e scorrerie lungo tutti i confini. uno Stato ben strutturato. Ramsay Mac- vecchiaia, insomma, del quale, in Occi-
Un circolo vizioso. Persa l’Africa a Mullen, uno degli storici più attratti dal- dente, altri popoli raccolsero il testimo-
opera dei Vandali, persa la Gallia, divi- le “cause interne”, ha incentrato la sua ne prima che si spegnesse definitivamen-
sa tra Visigoti, Alani, Burgundi, Franchi analisi sulla perdita di etica nella gestione te, rivitalizzandolo.
e Alemanni, persa la Spagna, oggetto di della cosa pubblica. Lo studioso ha evi- Certo, hanno impiegato secoli e secoli
disputa tra Visigoti e Suebi, perse le re- denziato la diffusione capillare della cor- – almeno tutti quelli dell’Alto Medioevo
gioni danubiane, risucchiate dagli Unni ruzione nella burocrazia imperiale, e an- – per riportare il livello dell’amministra-
e dai loro popoli satellite, l’amministra- che nell’esercito, con tangenti pressoché zione, delle arti e della società a una qua-
zione divenne sempre più rapace nei con- istituzionalizzate, in una sorta di “priva- lità paragonabile a quella dell’Impero ro-
fronti della popolazione rimasta (perden- tizzazione” dell’impero che ne minò la mano dell’età aurea. Ma, lungi dall’esse-
done il sostegno con tassazioni insosteni- coesione politica, l’efficienza amministra- re un elemento di rottura con la romani-
bili) e sempre meno solvente verso l’eser- tiva e la solidità finanziaria. I governatori, tà, ne sono stati i prosecutori, adottando
cito (col tempo pagato non più in solidi, poi, interessati al profitto personale, im- i sistemi di amministrazione dei loro pre-
soldi, ma in natura, ovvero obbligando le poverivano le province con la loro rapaci- decessori, in parte le loro leggi, e forgian-
stremate popolazioni locali a fornirgli ve- tà, senza che qualcuno, da Roma, provve- do, attraverso i cosiddetti regni “romano-
stiario, cibo e perfino alloggio). Il cerchio desse ad arginarne gli eccessi. La venalità barbarici”, molti degli Stati di cui si com-
si chiuse quando i barbari – sempre loro insomma erose l’impero più di ogni altro pone oggi l’Europa.
– reclutati nelle armate romane per com- fattore. Ne emerge il quadro di una crisi Dunque la portata della fine della ci-
pensare la carenza di reclute, insoddisfat- economica progressiva, aggravata dall’in- viltà romana va ridimensionata. Nel 476
ti della paga, arrivarono a esigere territo- flazione, dalla svalutazione e da una tas- i barbari pugnalarono l’Impero romano
ri in Italia ed eliminarono il comandante sazione spropositata, nella quale conflu- senza ucciderlo, lo resero monco. Mon-
supremo dell’esercito, Flavio Oreste, che irono le disfunzioni di un sistema sfug- co della sua parte occidentale, dove non
si opponeva alle loro pretese, deponendo gito al controllo degli imperatori, sem- si ritenne più necessaria la presenza di un
suo figlio, l’imperatore Romolo Augusto. pre più isolati. sovrano unico. A Oriente, invece, l’Im-
Il resto, tutto il resto, sembra essere so- Passaggio di testimone. Siamo in- pero romano durò altri mille anni: solo
prattutto frutto di consunzione, quasi fi- dubbiamente di fronte a un impero or- alla fine del Medioevo, ormai ridotto per
siologica in una grande civiltà. mai indebolito, e quindi non più in gra- estensione ai dintorni di Costantinopoli,
Cause interne. Nel caso dell’Impero do di respingere le minacce, tanto ester- ricevette il colpo di grazia dai Turchi ot-
romano, di malfunzionamenti di un siste- ne, come le infiltrazioni lungo le fron- tomani nel 1453. •
ma logoro se ne trovano a iosa. Per que- tiere, quanto interne, ovvero i generali Andrea Frediani
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