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tutta particolare, esistendo per ora in due versioni: le benevolenza, una raffigurazione di buon auspicio. Poi de
prima ha un’originalità molto ricercata e la seconda è una “Su Boe”, l’unica maschera sarda che contiene anche il
trasformazione che avviene all’interno di un bozzolo, come fiore della vita, altro simbolo di buon auspicio. E ancora,
una crisalide, perché rappresenta una trasformazione “Sos Merdules e Sa Filonzana”, la maglietta dal doppio
nella sua vita. Ma ho anche altri disegni, già pronti, che volto con il sorriso all’interno e il broncio triste all’esterno,
rappresenteranno ulteriori evoluzioni e racconteranno immagine dedicata ai sardi e al loro classico riso sardonico;
una storia. anche questo è diventato spunto per una stilizzazione.
Tra l’altro, rappresenta bene anche la vita e la morte. In
Come hai creato le magliette? questo momento è la maschera che, forse, per me è più
Ho contattato un artista fiorentino che disegna le proprie importante.
opere con grande amore verso la sua terra. I suoi disegni Le maglie sono realizzate in cotone fiammato, tagliate e
sono riportati sulle maglie, stilizzandole. Sono partita per cucite dalla sarta, una per una. Piacerebbe a me stessa
3 giorni di full immersion a Firenze, dove ho conosciuto imparare a tagliare e cucire le magliette, così da spostare
una persona meravigliosa, molto umile e ho potuto a Sassari tutta l’attività. Questo perché sono felice intanto
iniziare una collaborazione con lui. Ha partecipato a Pitti che sia un prodotto artigianale e artistico ma lo sarei
Uomo, collabora con la squadra di calcio della Fiorentina, ancora di più sapendo che viene confezionato in Sardegna.
ed è molto ben in vista a Firenze. E poi, mi piaceva l’idea Per conoscere i tanti dettagli sulle creazioni Sport’Art e
di portare un po’ di quella grande città d’arte anche nella incontrare l’ideatrice di Sar@j, l’invito è per tutti in via
mia città. Così ha stilizzato, con la sua pittura, le mie Pasquale Paoli 15/c, alla mattina e al pomeriggio. Non
maschere sulla base di alcune fotografie. Non solo sulle mancate!
maglie, in realtà, ma anche sui pantaloni e sulle felpe.
Lui si chiama Alberto Bertini e ha dato vita all’immagine
de “Su Porcu”, la nostra fortuna, il nostro cibo, la nostra
“Mi piaceva l’idea di portare un po’ di quella grande città d’arte anche
nella mia città. Così ha stilizzato, con la sua pittura, le mie maschere sulla
base di alcune fotografie”
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