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lare “La canzone del sole” e “Gianna Gianna”.      Un’altra di queste 3 canzoni l’ho registrata e inse-
           Correvano gli anni 2001/02 e per un periodo mi     rita nell’Album “Un’Istella de Sardinia”. S’intitola
           allontanai  dal  G.L.G.,  ricordo  che  ascoltavo  il   “Fizu ‘e su coro”. La terza non l’ho ancora regi-
           disco  di  Luca  Carboni  di  fresca  pubblicazione,   strata, penso che un giorno la pubblicherò, s’intitola
           LU*CA, uscivo con gli amici nella piazza adia-     “La città degli Angeli”.
           cente la mia casa d’infanzia, Piazza Santa Cro-
           ce, portavo con me la chitarra e per tutta la sera   La tua canzone “biglietto da visita”?
           cantavamo le canzoni dei cantautori italiani, tra
           cui le ultime uscite di Luca. Mi innamorai in quei   Il mio biglietto da visita è la prima canzone del nuo-
           giorni  della  mia  prima  fidanzatina.  Come  molti   vo album “SATERALA”, il titolo è “TSO”
           quindicenni appassionati di musica suonavo nella
           mia prima band e ricordo che facevamo le prove,    Il verso di una tua canzone che ti racconta me-
           nella mansarda del batterista, a giorni alterni. In   glio?
           quel periodo di spensieratezza sentii la necessità
           di scrivere i miei sentimenti, scrivevo tanto, tante   “Sento che sto bene se tu stai bene con me”, dal ri-
           poesie, che mia madre custodisce gelosamente in    tornello  di  “LIBERO”,  singolo  estratto  dal  nuovo
           un quaderno e spera di far pubblicare un libro,    album.
           prima o poi. Nascono le prime canzoni, principal-  La canzone che avresti voluto scrivere?
           mente d’amore, la primissima s’intitola “Amore
           Perduto”, scritta e mai registrata, per la mia fi-  Pensandoci  bene,  avrei  voluto  scrivere  “L’ultimo
           danzatina. Il mio amico Leonardo si ammalò di      spettacolo” di Vecchioni, sperò un giorno di esserne
           leucemia e in poco tempo se ne andò, lasciando     all’altezza.
           un vuoto incolmabile. Una cosa che mi segnò nel
           profondo. Ricordo di aver assistito al suo funerale   Il disco che ha segnato la tua passione per la mu-
           dietro ad una colonna della chiesa, con un dolo-   sica?
           re immenso che nemmeno tutte le lacrime che ho
           versato quel giorno riuscirono ad appianare. Mi    “Tazenda”, dei Tazenda.
           sentii chiamato a fare ciò che Leonardo faceva,
           rientrai nel G.L.G., lo feci in suo onore, e scrissi   Il libro che tieni ora sul tuo comodino?
           3 canzoni per lui. Una diventò l’inno del Gruppo,
           s’intitola “Io ci sono”, ed è la mia prima canzo-  “Hermon - i lati oscuri della mente” di Paolo Mat-
           ne registrata, prodotta grazie a Maurizio Sanna,   teo Sanna
           il fondatore, e colonna portante del Gruppo Li-
           turgico Giovanile, arrangiata da Roberto Dore.
































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