Page 149 - Bollettino I Semestre 2019
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CLASSIFICAZIONE

            DIVERSA QUALIFICAZIONE GIURIDICA DEL FATTO ALLA LUCE DELLA GIURISPRUDENZA EDU E

            DI LEGITTIMITÀ.

            L’adeguamento della giurisprudenza di legittimità ai principi fissati dalla Corte EDU in
            tema di diversa qualificazione giuridica del fatto nel giudizio di cassazione.


            1. La Corte EDU ha affermato, con una sentenza emessa in data 11/12/2007 (cd. “Drassich 1”),
            che il diritto di essere informato del contenuto dell’accusa, riconosciuto dall’art. 6, par. 3, CEDU,
            non riguarda solo i fatti materiali attribuiti all’imputato, ma anche la qualificazione giuridica di

            tali fatti.

            Presupposto  di  tale  affermazione  è  che,  nella  materia  penale,  l’informazione  completa  delle

            accuse  a  carico  dell’imputato,  compresa  la  qualificazione  giuridica  dei  fatti,  costituisce  una
            condizione fondamentale dell’equità del processo quale oggetto del diritto sancito dall’art. 6, par.
            1, CEDU.


            Pur escludendo la necessità di adottare forme particolari in ordine alla modalità con cui deve
            essere attuata tale informazione, la Corte EDU ha posto in rilievo la stretta correlazione tra il
            diritto di essere informato della natura e del motivo dell’accusa e il diritto di disporre del tempo

            e delle possibilità necessari per preparare la difesa (art. 6, par. 3, lett. b), CEDU).

            2.  A  conclusione  del  complesso  iter  processuale  relativo  al  c.d.  “caso  Drassich  1”,  la  Corte
            Suprema di cassazione (Sez. 6, n. 36323 del 25/05/2009, Drassich, Rv. 244974) ha fatto propria

            l’interpretazione dell’art. 6 Conv. fornita dalla Corte EDU in tema di riqualificazione del fatto nel
            giudizio di legittimità, affermando che, in tale sede di giudizio, il diritto del ricorrente ad essere
            informato in modo dettagliato della natura e dei motivi dell'accusa elevata a suo carico deve
            ritenersi soddisfatto anche quando l'eventualità di una diversa qualificazione giuridica del fatto

            operabile dal giudice ex officio sia stata rappresentata al difensore dell'imputato con un atto del
            Collegio, in modo che la parte abbia potuto beneficiare di un congruo termine per apprestare la
            propria difesa.


            Nella  fattispecie  esaminata,  l'eventualità  di  una  diversa  qualificazione  giuridica  era  stata
            rappresentata nelle conclusioni e nella sintesi delle statuizioni riportate nel dispositivo di una
            precedente  sentenza  della  Corte  di  legittimità,  con  la  quale  era  stata  revocata  una  propria

            precedente  pronuncia  limitatamente  alla  riqualificazione  dei  fatti  corruttivi  come  reati  di
            corruzione in atti giudiziari, disponendo che si procedesse ad una nuova trattazione del ricorso
            proposto contro la decisione assunta dal giudice di secondo grado.







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