Page 79 - Bollettino I Semestre 2019
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CLASSIFICAZIONE
ERGASTOLO – DIVIETO TRATTAMENTI DISUMANI O DEGRADANTI – DIRITTO AL RISPETTO VITA
PRIVATA E FAMILIARE - CONDIZIONI DETENZIONE - ADEGUATEZZA CURE MEDICHE DURANTE
LA DETENZIONE - RIDUCIBILITÀ PENA PERPETUA DE IURE E DE FACTO - PROSPETTIVA DI
LIBERAZIONE - REVISIONE - AUTORITÀ COMPETENTE.
RIFERIMENTI NORMATIVI
CONVENZIONE EDU, artt. 3 e 8
PRONUNCIA SEGNALATA
Corte E.D.U., Sez. IV, 12 marzo 2019, Petukhov c. Ucraine. (ric. n. 41216/13).
Abstract
1. La Corte EDU torna nuovamente sul tema della riducibilità de jure e de facto dell’ergastolo,
alla luce dell’art. 3 della Convenzione.
Nella causa Petukhov v. Ucraine il ricorrente è un condannato all’ergastolo per crimini gravi posti
in essere quale componente di una organizzazione criminale. Egli ha adito la Corte ai sensi
dell’art. 34 della Convenzione, lamentando l’irriducibilità della condanna all’ergastolo;
l’inadeguatezza dell’assistenza medica ricevuta (questione già esaminata dalla Corte EDU che,
con sentenza n. 43374/02 del 21 ottobre 2010, aveva riscontrato la violazione degli artt. 3, 5,
6 e 13); la precarietà delle sue condizioni detentive e, infine, le restrizioni arrecate al suo diritto
a ricevere visite familiari in carcere, articolando la domanda con riferimento all’art. 3 (Prohibition
of torture) e all’art. 8 della ECHR (Right to respect for private and family life).
Violazione art. 3 ECHR
2. I giudici di Strasburgo hanno riconosciuto la parziale fondatezza delle censure mosse dal
ricorrente condannando lo Stato ucraino per la riscontrata violazione dell’art. 3 CEDU.
2.1. Procedendo con ordine, a fronte dell’invocata violazione dell’art. 3 della Convenzione, ai
sensi del quale "Nessuno può essere sottoposto a tortura o a trattamenti o punizioni disumane
o degradanti", la Corte EDU, da un lato, ha rigettato la denuncia con cui il ricorrente si doleva
delle precarie condizioni detentive presenti in entrambe le prigioni (inadeguata disinfezione delle
cellule, cattivo stato del cortile, limitata possibilità di passeggiate all'aperto, scarsa ventilazione
ed umidità nelle celle, inconvenienti inerenti alla ristrutturazione dei locali della prigione, stato
fatiscente dell'edificio, vetri delle finestre rotti, perdite dal soffitto, videosorveglianza
permanente nella cella, scarsa qualità dell'acqua potabile e del cibo) in quanto infondate e non
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