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“Lo dicevo.. la mia brava moglie ha buttato i bandi!”.
Un colpo alla porta che venne spalancata senza aspettare ris-
posta. Fu la prima ondata... Ne arrivo’ un'altra... ed un’altra
ancora. Ma non arrivavano a mani vuote. La tavola fu ripiena
di ogni ben dì Dio. Mastro Nicola dopo un certo tempo scom-
parve e la moglie ci disse all’orecchio:
“E' andato ad avvertire le vostre famiglie che ancora non lo
sanno. Abbiamo detto a tutti di star zitti. E’ meglio che lo sap-
piano da una persona matura!”.
“Hai ragione mamma Basilia. Grazie!”.
Grande compagnia, grande allegria... e con tutto quel man-
giare sulla tavola... prosciutto, salsicce, differenti qualita’ di
vino, frutta secca, uva passita, dolci casarecci. Era una festa
matrimoniale. Quante brindate al nostro ritorno? Chi le con-
tava piu? Eravamo tutti allegri e noi due piu’ allegri di tutti.
Torno’ mastro Nicola, sussurro’ qualche cosa alla moglie e
poi disse “Ed ora un caffe’ ormai... Caffe’ buono, portato dai
soldati Americani. E dopo... dopo!
“Qui’ mastro Nicola si fermo’. Aveva qualche cosa di grande
da dire.
“Dopo, tutti quanti, accompagneremo queste due anime tor-
nate dal purgatorio della Siberia, alle loro case... come si fa
nelle processioni dei nostri santi…”.
“Bene mastro Nicola... va bene!”