Page 68 - IL TASSELLO MANCANTE
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chiederei  se  vuoi  accompagnarmi  anche  questa  volta,  ne  sarei

            davvero lieto.”
            “Non chiedo di meglio, grazie mille!”
            Il  commissario  vedeva  risalire  nuovamente  le  sue  chances  nei

            confronti di quella donna speciale, che gli sembrava sempre più
            affascinante ogni volta che la guardava.

            “Bene… anche oggi direi che abbiamo concluso alla grande. Ma
            tu sei ancora a piedi. Non vorrai mica riprendere un TAXI anche
            stasera. Permettimi di riaccompagnarti a casa. Adesso conosco la

            strada…”
            “No… non è il caso, davvero. Oggi ho soltanto la 24ore… nulla di

            ingombrante o di pesante.”
            “Ma dai, non farti pregare… è ancora presto. Cosa vuoi che mi
            costi?  Lasciati  accompagnare…  ci  vuole  più  a  dirlo  che  a  farlo.

            Mentre andiamo, possiamo parlare ancora qualche minuto,”
            Di  fronte  a  tanta  insistenza,  alla  fine  Sandra  acconsentì…  ma

            era palese che stesse subendo una forzatura.
            I  due  salirono  in  auto  e  Luigi  cominciò  a  guidare,  con  insolita
            lentezza.  Voleva  allungare  il  più  possibile  il  tempo  del  viaggio,

            per poter dare sfogo alla sua curiosità:
            “Bella la tua casa… ieri sera l’ho vista un po’ di sfuggita, ma mi

            sembra proprio una bella palazzina. Ci abiti da molto?” chiese.
            “No, ci abito da circa un anno. Sono entrata appena terminata la
            costruzione. E’ un po’ isolata ma mi ci trovo bene. E poi ha un bel

            garage, una discreta vista sul mare ed è vicina al mio Studio.”
            “Molto bella, davvero. Se non sbaglio è disposta su due piani…”

            “Sì,  hai  visto  bene,  è  comoda  e  offre  davvero  molto  spazio.  Mi
            sono creata un mio piccolo ufficio personale e perfino una piccola
            palestra per fare un po’ di ginnastica.”

            Lei rispondeva senza entusiasmo alle domande… sembrava farlo
            soltanto per educazione.

            Luigi  capì  che  non  era  il  caso  di  insistere,  anche  per  non
            apparire  troppo  invadente.  Cessò  di  parlare  e  percorsero  gli
            ultimi chilometri in totale silenzio. Avvertiva di nuovo la strana

            sensazione  della  sera  precedente…  man  mano  che  si
            avvicinavano a casa sua, lei cambiava tono e atteggiamento, che



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