Page 71 - IL TASSELLO MANCANTE
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Prese il foglio, lo lesse con calma, lo firmò e lo riconsegnò con
inusitata gentilezza al buon uomo, che non sapeva più che cosa
pensare del suo superiore…
Poi, in tarda mattinata, arrivò l’attesa telefonata di Sandra:
“Allora a posto. Ho ritirato adesso la macchina… Indovina un
po’? Era un disco della frizione, l’unico pezzo che non passano in
garanzia… Ho dovuto sborsare 300 euro, già così, di prima
mattina!”
“Perbacco… fossi in te ci metterei un avvocato!” scherzò Luigi,
riuscendo a strapparle un sorriso.
“Senti… Comunque ora è tutto ok. Devo sistemare anche io
qualche pratica in Studio. Ci vediamo nel primo pomeriggio?”
“Perfetto… ho altre novità sul caso… una certa idea su dove
cercare i fuggiaschi… Ti aspetto.”
Il mistero continuava… anche se dispiaciuta per la spesa del
meccanico, la voce di Sandra era allegra e simpatica come tutti i
giorni…
“Tutti i giorni, certo… Fino al calar del sole!” pensò perplesso il
buon Rinaldi…
Rifletteva sulle prossime mosse… molto chiare sul
proseguimento delle indagini, molto meno sul comportamento da
tenere con Sandra. Ormai non poteva più fare a meno di
pensarla ogni momento… non voleva darlo a vedere ma era
letteralmente cotto. In mancanza di idee sul come muoversi,
decise di attendere. Forse la matassa si sarebbe sbrogliata da
sola.
Vista l’ora, scese nel solito bar… un paio di toast, una birra, un
caffè doppio e, perché no? Anche un gelato… Stava per tornare
in ufficio, in attesa di Sandra, quando gli venne l’idea di
telefonarle… se era già partita, poteva aspettarla giù
all’ingresso, senza costringerla a salire per poi ridiscendere
subito dopo.
Chiamò ma il suo cellulare risultava irraggiungibile… forse lo
aveva staccato mentre era alla guida. Provò allora a comporre il
numero dello Studio, anche se a quell’ora forse tutti erano in
pausa pranzo... E invece si sentì rispondere subito:
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