Page 99 - IL TASSELLO MANCANTE
P. 99
Messa alle strette, Laura, appena si rese conto di essere stata
incastrata dal filmato e dalla prova del guanto di paraffina, non
tentò neppure di negare e completò il suo racconto… simile in
tutto a quello del giorno prima, tranne che in un particolare…
Non era stato Renato a sparare ad Antonio, ma lei stessa.
Quando se lo vide comparire davanti con un sorriso beffardo sul
viso, sicuro di averla ormai in pugno e di essersela comprata con
i suoi soldi, le sembrò di vedere l’unica via d’uscita per
riacquistare la libertà e per vendicarsi: strappò di mano la
pistola a Renato e premette due volte il grilletto.
“Finalmente mi sentivo libera… il mio incubo era finito.”
esclamò alla fine, sollevata ”Quel maledetto aveva finito di
sentirsi padrone del mondo, con i suoi soldi”.
“Ho capito… ma mi spieghi un’ultima cosa… la fuga di Renato.
Lei lo sapeva?”
“Sì, lo sapevo.”
“E perché non ci ha detto nulla? Forse sperava che riuscisse a
fuggire, così non avrebbe potuto accusarla del delitto?”
“No, non lo avrebbe fatto. A lui interessavano soltanto i soldi,
solo quelli. E non si accontentava mai… Ieri mi aveva
preannunciato la sua fuga. Aveva promesso 10000 euro al
custode. Avrebbe sfruttato il tempo necessario al mio
interrogatorio per fuggire indisturbato… si era fatto spiegare
bene come fare. Quindi, se io non avessi confessato, la colpa
sarebbe ricaduta su di lui, ma non gliene importava nulla. Tanto
lui sarebbe fuggito in Spagna, in quella famosa villetta di cui
nessuno era a conoscenza, dove vivere da nababbo. Con quella
Carta ormai nelle sue mani, poteva disporre di un vero capitale.
Sinceramente ho pensato che l’aver tolto di mezzo un essere
spregevole come Antonio meritasse più un premio che una
condanna. E forse Renato, coprendomi, mi avrebbe risarcito
almeno in parte per avermi portato via quei soldi, ai quali tra
l’altro io non ho mai puntato… e che non ho mai considerato
davvero miei. Mi accontentavo di poter tornare finalmente da
Roberto… e riprendere con lui la nostra vita, cercando di
dimenticare questa brutta avventura.”
97