Page 96 - IL TASSELLO MANCANTE
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E dopo mezz’ora, i due frastornati esperti giunsero sul posto, con
la loro valigetta e tutto il necessario per eseguire i rilievi.
Stavano per aprir bocca, ma bastò un’occhiata eloquente del
commissario per invogliarli a stare ben zitti.
“Allora… Muoviamoci. Devo sapere di chi sono le impronte sulla
pistola… e voglio che eseguiate la prova del guanto di paraffina
sulle mani di una donna.”
“Bene, faccia pure accompagnare qui quella persona, intanto noi
cominciamo a esaminare la pistola.”
Bastò poco più di mezzora per conoscere i risultati… il primo
quasi scontato: quella pistola aveva esploso recentemente due
colpi. Il secondo molto meno: a premere il grilletto era stata
proprio Laura!
“Grazie mille… Compilate il rapporto e tornate pure alle vostre
famiglie. Scusate se ho insistito, ma come avete visto, era
necessario agire subito.”
“E’ proprio così, commissario. Lei ha avuto un buon intuito.
Ancora poche ore e la prova del guanto non avrebbe fornito
risultati sicuri. E non si preoccupi per il disturbo, è il nostro
mestiere.” conclusero gli esperti, soddisfatti.
Poi si rivolse al solito custode, con tono brusco:
“Accompagni questa signorina in un luogo sicuro… E quando
dico sicuro, intendo sicuro… La metta in una cella, dalla quale
non possa scappare pure lei. E si auguri che venga rintracciato
al più presto il suo socio. Se non verrà ripreso velocemente, io
finirò nei guai, ma a lei non andrà certo meglio!”
Lanciò un’occhiata all’orologio. Si era fatto davvero tardi… restò
ancora qualche momento in ufficio, per riordinare le idee.
Poi chiamò il capo delle pattuglie impegnate nella ricerca di
Renato:
“Ci sono novità?”
“Ancora niente, commissario. E’ incredibile… abbiamo cercato
ovunque, interrogato decine di persone, ma nessuno lo ha visto..
sembra scomparso nel nulla. Purtroppo si sta anche facendo
buio, ma noi andiamo avanti.” si sentì rispondere.
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